Diventa un reading fatto di parole, musica e suoni e sarà sul palco del Capitol di Pordenone venerdì 29 aprile, alle 20.45 (ingresso gratuito,prenotazione su eventbrite.it), per la rassegna “Confini” di Dedica Incontra, organizzata dall’associazione Thesis, “La malaluna”, il romanzo dello scrittore friulano Maurizio Mattiuzza, epica saga di una famiglia friulana sul confine della storia. È con questo libro che Mattiuzza ha esordito in letteratura nel 2020, dopo anni di poesia, di reading, di versi e si è fatto subito notare da pubblico e critica, non a caso il romanzo ha vinto lo stesso anno il premio Etnabook Catania e, nel 2021, il Premio Giacomo
Matteotti della Presidenza del Consiglio e il Premio internazionale di letteratura Città di Como. Ora, lo stesso Mattiuzza, con l’accompagnamento musicale di Jacopo Casadio alla chitarra e voce, Carlotta Del Bianco alle letture e canto, Davide Sciacchitano al contrabbasso porta sul palco, sostenuto da una conversazione con Annamaria Manfredelli, la storia appassionante, coinvolgente e lancinante di una famiglia friulana di lingua slovena stretta nelle maglie del confine orientale che la Prima Guerra Mondiale strappa dalla propria terra nel nome di un destino collettivo e familiare segnato dalla rotta di Caporetto e dall’ascesa di quel fascismo di confine che evoca misteri e vendette mai sopite. Una storia corale, una saga di “vinti” in lotta per i propri diritti e nel contempo, la storia di un frammento di popolo pronto a schierarsi o a mimetizzarsi nel male minore, ma mai ad arrendersi. Una terra, il Friuli, che nelle pagine del libro diventa oggetto di un’indagine storica e culturale Una regione che, come sostiene l’autore stesso, è un concentrato di minoranze linguistiche e che da sempre, essendo terra di confine, contiene nel suo piccolo mondo la storia del nostro paese. Un libro che si inserisce perfettamente nel percorso della rassegna curata per Thesis da Emanuela Furlan e che in sette tappe sta toccando varie località della regione, un progetto sostenuto con uno specifico bando dalla Regione Friuli Venezia Giulia, attuato con il supporto della Fondazione Friuli e con la collaborazione dei Comuni di Pordenone, San Vito al Tagliamento, Cordenons, Ronchi dei Legionari, Ente Teatrale Fvg, Biblioteca civica di Pordenone, Libreria Giavedoni Pordenone. “Il confine indica un limite condiviso con altri, una linea che segna la separazione tra due spazi, fisici o culturali – spiega la curatrice Furlan – e allo stesso tempo è un punto di contatto, uno spazio che incide nelle relazioni e nei rapporti tracciando solchi o ponti tra le persone, i popoli, le società. Il confine del Friuli Venezia Giulia è un confine emblematico in questo senso: è senza dubbio u n laboratorio di Storia, un luogo dove vite, lingue e
culture si mescolano e cercano nuove dislocazioni; un microcosmo di racconti e vicende che si inseriscono in contesti molto più ampi; un tema attraverso il quale leggere più accuratamente il presente salvaguardando la Memoria del nostro passato”. Il progetto Confini si completa con un ricco programma (una trentina di
iniziative) rivolto alle scuole secondarie di secondo grado.
comunicato stampa
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