Vicino/lontano mont aprirà ufficialmente la sua seconda edizione giovedì 28 luglio, alle 18.30 a Villa di Verzegnis, dove – nel Prato d’Arte Marzona – è in programma il concerto inaugurale della rassegna. Protagonista la Topolovska Minimalna Orkestra, diretta da Antonio Della Marina, che eseguirà “In C”. Composto dal musicista americano Terry Riley nel 1964, il brano è la prima opera del minimalismo musicale capace di attrarre il grande pubblico. Non ha una durata definita. La partitura contiene elementi aleatori e concede libertà musicali e di organico che rendono le sue esecuzioni sempre uniche e irripetibili. Il concerto si realizza in collaborazione con Carniarmonie, con l’Associazione Topolò e la Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”. L’evento fa infatti parte anche del ricco cartellone della 31esima edizione della rassegna musicale organizzata in Carnia dalla Fondazione Luigi Bon per la direzione artistica del Maestro Claudio Mansutti. La Topoloska Minimalna è un’orchestra sui generis nata a Stazione Topolò nel 2008. Ha una struttura aperta: gli elementi cambiano continuamente. Giovani musicisti suonano insieme ad affermati professionisti di diversi generi musicali. Dopo il concerto la conversazione tra il drammaturgo e scrittore Carlo Tolazzi e l’antropologo Gian Paolo Gri ripercorrerà la vicenda delle indemoniate di Verzegnis, una storia sorprendentemente attuale nonostante si collochi al crepuscolo del XIX secolo, portata in teatro qualche anno fa grazie alla scrittura drammaturgica di Tolazzi per la regia di Massimo Somaglino.  Una quarantina di donne (di appena sette anni la più giovane, ultrasessantenne la più attempata) si resero protagoniste di manifestazioni classificate come stregoneria (dalla percezione popolare), isteria demonopatica (dalla medicina ufficiale) o possessione demoniaca (dalla Chiesa). Analoghi episodi si verificano contemporaneamente in Francia e in Spagna, con caratteri incredibilmente sovrapponibili. Dopo le Indemoniate, la rassegna darà spazio – sempre di giovedì e sempre alle 18 – alle altre tre indimenticabili drammaturgie dedicate alla Carnia da Tolazzi, opportunamente raccolte quest’anno da Forum ne “Il silenzio e la rivolta”: si parlerà di Portare e delle portatrici carniche (giovedì 4 agosto a Timau); di Resurequie e delle chiese di “ritorno alla vita” (l’11 agosto a Trava di Lauco); di Cercivento e della vicenda dei “fusilâz” (il 18 agosto a Cercivento).

Venerdì 29 vicino/lontano mont si sposterà a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, l’antica casa di famiglia che la fotografa Ulderica Da Pozzo ha reso sede di mostre ed eventi, facendone un punto di riferimento culturale per tutta la Carnia. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra “Così vicina, così lontana”. Presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni, testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa. Le immagini, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni. Interverranno, oltre alla padrona di casa, anche l’animatore culturale Marco Lepre, che ne ha curato il catalogo e il direttore del CRAF, docente all’Università di Udine, Alvìse Rampini. La mostra si realizza in collaborazione con l’associazione culturale “Gli ultimi” e con il Comune di Ravascletto e resterà visitabile fino al 24 agosto.

Comunicato stampa

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