Il Teatro Nuovo di Udine martedì 3 marzo 2020 riaccende le luci proponendo al pubblico “Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show” (cartellone Operette e altri incanti della stagione 2019/2020). Sala quasi esaurita fino alla terza galleria per una serata di comicità autentica: vivace, originale, accattivante. Due ore filate di leggerezza intelligente, educata, evitando d’incorrere in tormentoni noiosi e volgarità facile innesco alla risata. La comicità è una cosa tremendamente seria. Quella proposta da Massimo Lopez e Tullio Solenghi è forgiata sul talento, sulla creatività, sulla tecnica ed è esaltata da un’invidiabile complicità. Una comicità alla vecchia maniera insomma ma che non risente affatto del passare del tempo. Eppure si ride, e molto, senza annoiarsi neanche un minuto. I due artisti sono degli autentici istrioni, hanno una padronanza assoluta della scena, tempi comici rodatissimi, eccezionale affiatamento e una splendida verve comunicativa. Si scambiano il ruolo di protagonista e spalla con invidiabile scioltezza: basta una battuta, persino solo una parola, per cambiare scena, storia, canzone.

A proposito di canzone…E’ proprio la canzone un altro punto di forza dello spettacolo. In questo caso corre l’obbligo di sottolineare la straordinaria prova di Massimo Lopez che esibisce doti da grande interprete. Personalmente mi aveva impressionato la sua bravura in “Ciao Frank” uno spettacolo, passato anche in Regione alcuni anni fa’, che lo vedeva misurarsi con i pezzi più apprezzati del repertorio di Frank Sinatra. Nello scoppiettante show visto al Giovanni da Udine, Lopez passa con disinvoltura dalle canzoni di Domenico Modugno (un tuffo al cuore la sua voce imitata alla perfezione!) a quelle del principe dei crooner passando per due esilaranti performance al femminile: Ornella Vanoni e Patty Pravo. Voce calda, tecnica sopraffina con My way (sono 51 gli anni di questo pezzo immortale) Lopez conquista davvero tutti.
A dare energia allo show, un turbinio di canzoni, imitazioni, sketch e qualche improvvisazione che chiama il pubblico a interagire con i due protagonisti, c’è anche l’efficace e impeccabile accompagnamento musicale a cura della Jazz Company, una band di ottimi musicisti capitanati dal maestro Gabriele Comeglio. Una chicca l’esecuzione di Night in Tunisia, uno standard jazz anni ’40 (bebop) di Dizzy Gillespie. Applausi.

Quanto a Lopez e Solenghi, tornati a lavorare insieme dopo 15 anni, va detto che sono rimasti fedeli a se stessi riproponendo nello stile quelli che furono i cavalli di battaglia del loro passato quando con il Trio, del quale faceva parte l’indimenticabile Anna Marchesini, avevano raggiunto il vertice della popolarità anche e soprattutto televisiva.
Eppure i loro personaggi, nuovi come il Presidente del Consiglio Conte o più datati come Pertini, Romano Prodi e Berlusconi, sono sempre e comunque brillanti.
Spassosi i duetti tra Papa Francesco e Papa Ratzinger e tra Maurizio Costanzo e Giampiero Mughini.
L’Amleto multilingue e l’abbecedario di Solenghi sono irresistibili così come la trasformazione, semplicemente passando dalla sinistra alla destra del palcoscenico, di Lopez che da Romano Prodi si trasforma in Silvio Berlusconi.
Spettacolo ricco d’invenzioni, d’ironia e satira pungente, scattante ed eclettico con un finale di grande emozione dedicato alla compagnia di tanti anni e ancora presenza costante del palcoscenico: Anna Marchesini. Una poesia delicata e intensa recitata a due voci che commuove davvero tutti.
“Non mi interessa sapere cosa verrà dopo di noi, voglio sapere se potrò ancora prenderti per mano, se avrò ancora il privilegio di specchiarmi nel tuo sorriso. Voglio sapere, vogliamo sapere se anche nell’emozione di quell’istante, nel gioco inesauribile dell’esser stati insieme accanto a te, anche stasera che ripetiamo quel nostro magico gioco, tu sia ancora qui, accanto a noi, Anna”.
Pubblico estasiato, applausi convinti e calorosi. Chapeu!

Si, di questi tempi anche uno spettacolo come questo può servire a esorcizzare la paura.

Rita Bragagnolo © instArt

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