Le mostre fotografiche parlano del passato e troppo spesso dimenticano il presente. Siamo talmente abituati a vivere la frenetica quotidianità che “scattiamo”, solo con il cervello o magari con lo smartphone, dimenticando in fretta quello che vediamo intorno a noi. Eppure il mondo che viviamo, anche quello sotto casa, cambia così velocemente e avrebbe invece bisogno di essere osservato, analizzato, conservato, discusso… Ecco il perché della mostra “Fuori centro”, promossa dal quotidiano Il Piccolo in collaborazione con Irisacqua, che attraverso le fotografie di Katia Bonaventura, in un percorso studiato per la sala Antiche Mura di via Fratelli Rosselli 18 a Monfalcone, vuole raccontare le donne e gli uomini, il vissuto di Monfalcone, della Bisiacaria, di Grado e anche di una parte della Bassa friulana grazie a 45 scatti quasi tutti inediti degli ultimi dodici anni.
La mostra è aperta ogni giorno, festivi inclusi, con orario 10-13 e 16-19 e nella sua prima settimana di apertura ha richiamato più di mille visitatori. Cosa si trova? Si va dal popolare Sior Anzoleto, la maschera per eccellenza della Bisiacaria, al leoncino Simba trovato in autostrada e salvato dai mercanti di animali, dagli operai del cantiere al mare vissuto in tutti i suoi aspetti, dai volti di persone comuni che hanno scandito la cronaca, gli eventi e la quotidianità non solo di Monfalcone ma da Ronchi dei Legionari a Fiumicello, da Fogliano Redipuglia fino a Cervignano. In occasione dei 140 anni de Il Piccolo abbiamo voluto proporre gli scatti diversi della fotografa Katia Bonaventura, che ogni giorno segue il territorio, magari non ospitati sul giornale o nel sito web perché la cronaca spesso esige altre scelte e “quella” foto non è stata vista o semplicemente non era la foto “giusta”.
“Cosa accade dietro all’albero? Chi c’è dentro lo stagno? Chi ci spia da dietro quella curva sul sentiero? Più misteriosi del calendario dell’avvento di cui ricalcano la strategia e la suspense regalano però dei premi e delle gratificazioni diverse. Ecco, per ogni evento, cerimonia, incidente, funerale, attività e festa i piani sembrano moltiplicarsi. C’è quello che si vede a prima vista: le autorità schierate, la visione dall’alto delle bancherelle della fiera o dei carri del Carnevale, l’automobile ammaccata con sullo sfondo i mezzi di soccorso e via dicendo. E poi c’è quello che si nasconde al primo sguardo: il ragazzino che pare uscito dal film il “Nastro bianco” di Haneke per spuntare alla visita dei presidenti italiano e sloveno a Doberdò del Lago e osservarli imbronciato, il partigiano che si nasconde dal sole dietro il monumento ai caduti mentre sull’altro lato si celebra il 25 aprile. Ed ecco un’espressione discordante e lontana di una bimba a una festa popolare o lo svagato sistemarsi un guanto di una signora che osserva dall’alto l’allagamento che l’ha costretta in casa”, dice Katia Bonaventura nel descrivere il significato del titolo della mostra “Fuori centro”. E aggiunge: “L’inquadratura che riassume l’evento, quella solitamente ampia e descrittiva al limite del didascalico, gode necessariamente di un diritto di priorità nel giornale. È l’inquadratura del “mestiere” mettiamola così. Spesso è piacevole costruirla, spostandosi quel tanto che basta per includervi l’azione principale e piazzarla bene sullo sfondo. È la scorciatoia perfetta. Se la fotografia di cronaca fosse solo questo equivarrebbe a suonare un pezzo senza dargli alcuna interpretazione. È quel cercare le sfumature nascoste che rende interessante e stimolante questo lavoro e quasi sempre quei colori vanno cercati fuori dal centro”.
E per accompagnare i numerosi visitatori che continuano ogni giorno alla mostra si è deciso anche di organizzare, attraverso la redazione del quotidiano Il Piccolo, una serie di mini-eventi direttamente collegati all’evento da promuovere proprio nella sala e anche all’esterno dello spazio espositivo Antiche Mure in via Fratelli Rosselli 18 concesso dal Comune di Monfalcone.
Venerdì 8 ottobre alle 18 si terrà un incontro aperto al pubblico con l’ingegner Edino Valcovich che, prendendo spunto dalle immagini, affronterà il tema dello sviluppo urbanistico della città dei cantieri.
Martedì 12 ottobre, sempre alle 18, sarà la volta invece del mondo dei fotografi delle testate giornalistiche che, coordinati da Luca d’Agostino, andranno a raccontare il proprio mestiere e a spiegare le difficoltà, non solo dal punto di vista tecnico, di uno scatto. Assieme a Katia Bonaventura ci saranno i colleghi Andrea Lasorte e Pierluigi Bumbaca che lavorano per il quotidiano Il Piccolo, oltre a Diego Petrussi e Michele Missinato del Messaggero Veneto.
Comunicato Stampa