Con un insolito connubio tra rapstrumenti ad arco, percussioni, performance di danza e una voce narrante a condurre il pubblico, la rassegna musicale itinerante “Un Fiume di Note” – curata da Dory Deriu Frasson e Davide Fregona, realizzata sotto l’egida del Distretto Culturale FVG il sostegno della Regione e Fondazione Friuli – rende omaggio al Sommo poeta con una produzione originale realizzata con il coordinamento di Cinzia DeriuVenerdì 30 luglio debutta alle 20.45 a Gemona del Friuli (Anfiteatro di via Dante) lo spettacolo “Vai Vai! Vian…Dante”, un’inedita performance che vuole catturare il pubblico dei più giovani, protagonista l’artista che ha portato il friulano dentro al mondo del rap: Andrea De Candido, meglio noto come Dek ill Ceesa, affiancato dal violoncello di Andrea Musto e Massimo Favento, le percussioni di Elvis Fior la voce narrante di Cristina Bondei, i movimenti coreografici della danzatrice Martina Tavano con le luci di Federico Lentini. Si sa che parlar di Dante, padre antico della nostra cultura, nel 2021 è impresa non facile- Eppure tra pandemia ed incertezza sul futuro, in un’aria così tagliente di Finis Mundi, messi alla prova da un arcigno destino pieno di paure che ancora serpeggia nell’animo di tanti di noi, la figura di Dante potrebbe darci una mano. Chi era Dante? O meglio, come avrebbe voluto essere ricordato l’Alighieri? Quel suo vagare tra Inferno, Purgatorio e Paradiso… lui, esule, ormai sconfitto dagli accadimenti avversi… non è forse concepibile come un titanico desiderio di riscatto? Usare l’assoluto del post mortem per definire il bene ed il male nel genere umano non assomiglia forse al grido di tanti giovani che non riescono ad avere tutte le giuste risposte in un presente mai così sterile? Se vivesse oggi, Dante potrebbe magri essere un rapper, un viaggiatore del linguaggio della coscienza tra i marosi delle contraddizioni umane, come ben ci spiega lo spettacolo “Vai Vai! vian-Dante”

comunicato stampa

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