Torna in libreria La Gialla, appuntamento fra i più attesi con la nuova scena poetica italiana. È la collana fondata da pordenonelegge in veste di editore, impegnato insieme a Lietocolle nella valorizzazione delle voci emergenti della poesia: sono opere che offrono esordi o consolidano voci poetiche già note, riunite in una comune intenzione, che è ancora una volta quella di dare credito alla poesia”. Tutti i volumi saranno presentati a pordenonelegge 2020, dal 16 al 20 settembre. Info e dettagli pordenonelegge.it Le 4 nuove pubblicazioni della Gialla sono firmate da talenti della meglio gioventù’” della poesia italiana e sono tutte disponibili anche in formato ebook sul sito , così come i precedenti volumi pubblicati, in tutto adesso oltre una trentina. «La Gialla continua a darci grandi soddisfazioni – spiega Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge e curatore della collana con Michelangelo Camelliti, Augusto Pivanti e Roberto Cescon – le 29 pubblicazioni finora editate nei sette anni della Gialla hanno avuto grande attenzione dalla critica e hanno vinto importanti premi. Inoltre hanno valorizzato alcuni talenti emergenti della poesia italiana dal 2014 ad oggi. Tutti i nuovi libri saranno presentati a pordenonelegge 2020, dal 16 al 20 settembre, alla presenza dei i loro autori».  Temi e punti di osservazione si intrecciano nelle nuove uscite della Gialla: il quotidiano accadere e la capacità di sorprendersi caratterizzano Lora zero di Prisca Agustoni, autrice e traduttrice, docente di letteratura italiana e comparata che vive tra la Svizzera e il Brasile. Due mondi allapparenza distanti e differenti, nei quali comunque medesima sembra la percezione dell’agire nei giorni. Il poeta toscano Luca Bresciani mantiene costante la Linea di galleggiamento in un equilibrio acrobatico fra le differenti esperienze che segnano la vita, La decenza comune del poeta trevigiano Alberto Cellotto si muove con lucidità e ferocia tra le maglie di unironia colta, in cui trovano ragione e coerenza le asperità e linee di difesa che si infiltrano nell’ordinario. Le Smarginature proposte dall’autrice napoletana Giorgia Esposito – al suo esordio – fanno riferimento non solo alla riduzione dei margini”, ma anche all’“espandersi oltre i margini, allesorbitare”. Una doppia lettura che prospetta landare al di là” e il venire al di qua” del perimetro delle umane cose”.

Inoltre per il quinto anno la Gialla Oro” consacra il nuovo spazio editoriale con cinque autori di grande rilievo nel panorama nazionale e internazionale: Gli Alberi bianchi di Nadia Agustoni è “unorazione recitata dalla parte dei dimenticati, una sequenza sapientemente situata dentro luomo e fuori dal tempo, una raccolta di poesie senza mondo’ – come le definisce lautrice – dove il parallelismo con la poetica di certi umanisti di pianura e di altopiano’ (Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern) diviene oggetto di unattualizzazione che sa resistere alle lusinghe della contemporaneità” (Augusto Pivanti). L’età d’oro del melodramma di Massimo Bocchiola è un libro inatteso e prezioso, per melomani e appassionati di poesia, i cui personaggi rivelano, in versi ironici e un po’ dolenti, il loro sguardo profondo sul sublime di quella ancora viva tradizione. Giocattoli inquieti di Alberto Casiraghy ha il potere di trascinare nei colori di un mondo fatto di espressioni “semplici”, in grado di regalare un continuo incanto nei confronti della natura, dentro unidentificazione creaturale più che francescana. Su Il mondo vivente il suo autore Giulio Mozzi dichiara: “Ho cominciato a scrivere questo piccolo libro con unintenzione; come mi accade spesso, ne ho realizzata unaltra. Volevo raccogliere i ricordi del mio apprendimento della lettura e della scrittura e unirli ad altri ricordi, assai più recenti, sullinsegnamento della scrittura. Tutto è saltato quando mi sono imbattuto in alcuni oggetti, spesso oggetti scritti, che portano le tracce dei miei genitori, di me stesso bambino e di altre persone. […] Ma ciascuno ha i suoi e, per fare un esempio, il tagliacarte di Cesare che è qui accanto a me sarà per me per sempre il tagliacarte di Cesare, e che sia un qualunquissimo tagliacarte non ha nessuna importanza”. Il punto di vista della cassiera di Luisa Pianzola è un’idea antica e, al contempo, uno sguardo sull’umanità fatto di incontri e relazioni per consumatori smarriti, situato oltre l’altezza del tempo di ciascuno, perché ineluttabilmente il passaggio alla cassa – il pagamento del conto – è affare di tutti. Quest’anno vi è anche la prima uscita della Gialla della memoria, un nuovo ramo che intende riscoprire le opere dei migliori autori dell’ultima parte del Novecento. È il caso di Roma della vigilia di Giovanna Sicari, “uno dei suoi testi – come afferma Milo De Angelis nel postscriptum – più perfetti e ispirati. Qui si intrecciano biografia e leggenda, cronaca e fiaba, vicende familiari e visioni cosmiche e tutto il libro è percorso dalla vigilia, come vuole il titolo, da qualcosa che domani verrà e ci pone in uno stato di attesa febbrile, qualcosa che potrebbe da un momento allaltro cambiare la vita e avviarla verso un punto luminoso dove troveremo il passato, il presente e il futuro riuniti in un solo grande abbraccio”. A corredare l’edizione vi è Roma della memoria, uno scritto di Giancarlo Pontiggia, che dichiara: “Riletto a ventanni esatti dalla sua apparizione (Il Labirinto, 1999), Roma della vigilia ci appare, quasi fatalmente, come il libro in cui si devono fare i conti con la vita, una volta per tutte, e con lurgenza di chi sa che i giorni sono davvero contati, che il tempo non è più nostro, se mai un giorno lo è stato”.

Press: ufficiostampa@volpesain.com cell 3922067895 – 3356023988

La Gialla

Prisca Agustoni è nata a Lugano (Svizzera) nel 1975. Ha vissuto per molti anni a Ginevra, dove si è laureata in Lettere e Filosofia. Dal 2003 vive tra la Svizzera e il Brasile, dove lavora come traduttrice e come docente di letteratura italiana e comparata presso lUniversità Federeale di Juiz de Fora. Scrive in italiano, francese e portoghese e si autotraduce nelle tre lingue, considerando questo processo di autotraduzione un processo creativo, del quale si occupa anche come ricercatrice. Fa parte del comitato scientifico del Festival Internazionale di letteratura Chiasso Letteraria e ha partecipato come autrice invitata a diversi festival internazionali di poesia in Europa e in Sudamerica. Ha pubblicato le raccolte di poesia Sorelle di fieno (Belo Horizonte, Mazza Edições, 2002); La morsa (Lugano, Alla Chiara fonte, 2007); A recusa (Lisbona, Pasárgada, 2009); Casa delle ossa (Lugano, Opera Nuova, 2010); Le déni (Ginevra, Samizdat, 2012); Poesie scelte (Novara, Ladolfi, 2012); Cosa resta del bianco (Mendrisio, Gabriele Capelli, 2014); Un ciel provisoire (Ginevra, Samizdat, 2015, selez. Prix Lettres Frontière, Francia); Diario di bordo (Belo Horizonte, Mazza Edições, 2015); Casa dos Ossos (Juiz de Fora, Macondo, 2017, finalista Prêmio Oceanos, Brasile-Portogallo); Animal Extremo (San Paolo, Patuá, 2017); O mundo mutilado (San Paolo, Quelônio, 2020).

Ha pubblicato interventi, poesie e traduzioni su varie riviste e antologie.

Luca Bresciani (Pietrasanta, 1978) ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Lucertola (Edizioni del Leone, 2011), Modigliani (Lietocolle, 2015), Lelaborazione del tutto (Interno Poesia, 2017) e Canzone del padre (Lietocolle, 2018). Le sue poesie sono ospitate in molti siti letterari tra cui Poetarum Silva, Atelier Poesia, Interno Poesia, Perigeion, Poesia del nostro tempo, Laboratori Poesia, I poeti sono vivi e sul quotidiano la Repubblica. Linea di galleggiamento è risultata tra i vincitori del premio Guido Gozzano 2019 e Anna Osti 2019 sezioni silloge inedita”.

Alberto Cellotto è nato a Treviso nel 1978. Ha pubblicato i libri di poesia Vicine scadenze (Zona, 2004, prefazione di Antonio Turolo, Premio APS di Pordenonelegge 2004), Grave (Zona, 2008, prefazione di Fabio Franzin), Pertiche (La Vita Felice, 2012, prefazione di Gian Mario Villalta), Traviso (Prufrock spa, 2014, menzione di merito Premio Achille Marazza 2015), la plaquette illustrata da Nicolò Pellizzon I piani eterni (La collana Isola, 2014), il libro autoprodotto in 40 esemplari Pechino (2019) e Non essere (Vydia, 2019, prefazione di Maria Anna Mariani). Ha tradotto Duluth di Gore Vidal (Fazi, 2007), Canzoni per la scomparsa di Stewart ONan (Fazi, 2011), Una speculazione sul grano di Frank Norris (Amos Edizioni, 2012) e alcune poesie di Matthew Sweeney su Testo a fronte 53” (Marcos y Marcos, 2016). La sua prima opera narrativa è il libro epistolare Abbiamo fatto una gran perdita (Oèdipus, 2018).

Giorgia Esposito è nata a Napoli il 19 settembre del 1995. È laureata in Lettere Moderne e specializzanda in Filologia Moderna presso l’‘Università degli studi di Napoli Federico II. È presente in diverse riviste, ed è parte della redazione di Inverso – Giornale di Poesia.

La Gialla Oro

Nadia Agustoni (1964) scrive poesie e saggi.

Suoi testi sono apparsi su riviste, antologie, lit-blog. Del 2017 è I Necrologi, La Camera verde, del 2016. Racconto, Aragno, del 2015. Lettere della fine, Vydia, (premio ex equo Bologna in Lettere Interferenze 2017) e la silloge [Mittente sconosciuto], Isola. Del 2013 è il libro-poemetto Il mondo nelle cose, LietoColle.

Una silloge di testi poetici è nellalmanacco di poesia Quadernario, LietoColle, 2014. Nel 2011 sono usciti Il peso di pianura ancora per LietoColle, Il giorno era luce, per i tipi del Pulcinoelefante e la plaquette Le parole non salvano le parole, per i libri darte di Seregn de la memoria.

Del 2009 la raccolta Taccuino nero, Le voci della luna. Altri suoi libri di poesia, usciti per Gazebo, sono: Il libro degli haiku bianchi, 2007, Dettato sulla geometria degli spazi, 2006, Quaderno di San Francisco, 2004, Poesia di corpi e di parole, 2002, Icara o dellaria, 1998, Miss blues e altre poesie, 1995, Grammatica tempo, 1994. Vive nei dintorni di Bergamo.

Massimo Bocchiola è nato e vive a Pavia. Traduttore dallinglese di letteratura in prosa e in versi, è autore di tre libri di poesia: Al ballo della clinica (Marcos y Marcos, 1997), Le radici nellaria (Guanda, 2004) e Mortalissima parte (Guanda, 2007). Ha pubblicato anche il poema in prosa Il treno dellassedio (Il Saggiatore, 2014) e le raccolte di racconti Gli ultimi giorni di agosto (Il Saggiatore, 2018) e Stream-fermo immagine – Storie da film rivisti nella Rete (La Nave di Teseo, in progr. 2020) oltre al saggio-memoir Mai più come ti ho visto – Gli occhi del traduttore e il tempo (Einaudi, 2015).

Alberto Casiraghi, in arte Casiraghy (per un piccolo vezzo”, ama dire lui), “è nato con piacere a Osnago” nel 1952. È poeta, aforista ma soprattutto pensatore (al modo di Macedonio Fernández); pittore e illustratore, ex liutaio, violinista e fondatore della casa editrice Pulcinoelefante, unica nel realizzare libri stampati esclusivamente a caratteri mobili, piccole opere darte che in sole quattro pagine svelano la profondità di aforismi, poesie, corredate di incisioni o acquerelli.

Dal 1982, Pucinoelefante ha pubblicato più di 10.000 opere, stampate su una pregiatissima carta prodotta in Germania, la Hahnemuhle, con lantica pressa in piombo che Casiraghy, negli anni Ottanta, ha acquistato in liquidazione dalla tipografia Same di Milano, dove lavorava come apprendista compositore stampando i più importanti quotidiani di quegli anni.

Da quel momento, labitazione di Casiraghy a Osnago diventa la stamperia” Pulcinoelefante, unaccogliente villetta/museo a due piani in cui ogni stanza ha funzione editoriale, dalla cucina-rilegatoria alle camere-archivio, con i tavoli, le pareti, i mobili imbottiti di carta, luogo prediletto in cui scrittori, pittori, intellettuali, amici si incontrano, chiacchierano, creano e bevono come in un café francese dellOttocento.

Il nome che Casiraghy ha scelto per la sua casa editrice è metafora dellassociazione tra gli autori di oggi, spesso esordienti, e i grandi poeti del Novecento, da Campana a Gadda, da Pasolini a Penna, da Luzi a Pound, le cui opere sono accompagnate da illustrazioni di artisti del calibro di Munari, Baj, Tadini, Paladino, Mainolfi, Vedova, Della Casa, Nespolo e molti altri.

La storia della casa editrice e del suo fondatore è raccontata, insieme a quella del rilegatore darte Josef Weiss, nel film documentario di Silvio Soldini Il fiume ha sempre ragione (2016).

Giulio Mozzi è nato nel 1960. Abita a Padova. Lavora come consulente editoriale e insegnante di scrittura. Ha pubblicato alcune raccolte di racconti: Questo è il giardino (Theoria 1993), La felicità terrena (Einaudi 1996), Il male naturale (Mondadori 1998), Fantasmi e fughe (Einaudi 1999), Fiction (Einaudi 2001), Favole del morire (Laurana 2015). In versi ha pubblicato Il culto dei morti nellItalia contemporanea (Einaudi 2000), Dallarchivio (Aragno 2014), e con il nome di Mariella Prestante Estremi amori, postume querele (round midnight 2019). Insegna scrittura e narrazione dal 1993 e nel 2011 ha fondato a Milano, presso leditore Laurana, la Bottega di narrazione (bottegadinarrazione.com). Con Stefano Brugnolo ha compilato due opere didattiche: Ricettario di scrittura creativa (Zanichelli 2000) e Lofficina della parola (Sironi 2014). Nel 2019 ha pubblicato presso Sonzogno un Oracolo manuale per scrittrici e scrittori al quale è seguito nel 2020, scritto con Laura Pugno, un Oracolo manuale per poete e poeti.

Luisa Pianzola (Tortona, 1960) è poeta e giornalista.

Laureata in storia dellarte contemporanea, ha pubblicato i libri di poesia Una specie di abisso portatile (La Vita Felice, 2015), Il ragazzo donna (La Vita Felice, 2012), Salva la notte (La Vita Felice, 2010), La scena era questa (LietoColle, 2006), Corpo di G. (LietoColle, 2003), Sul Caramba (Sapiens, 1992) e le plaquettes In un paese straniero a volte ospitale (Fiori di Torchio, 2013), Miniserie (Accademia di Brera, 2013).

Suoi testi, tradotti in inglese e francese, sono usciti su riviste internazionali, siti web e antologie. Redattrice della rivista letteraria La Mosca di Milano” e cofondatrice dellagenzia di scrittura creativa Fattidistorie, ha curato per LietoColle il progetto Serre di Poesia.

Su di lei hanno scritto, tra gli altri, Mario Santagostini, Maurizio Cucchi, Piero Marelli, Milo De Angelis, Piera Mattei, Giampiero Neri, Stefano Raimondi, Gabriela Fantato, Stefano Guglielmin.

La Gialla della memoria

Giovanna Sicari (Taranto, 1954 – Roma, 2003) è stata poetessa e scrittrice.

Dal 1962, con la famiglia, si trasferisce a Roma, nel quartiere Monteverde. Le sue prime poesie escono a partire dal 1982 sulla rivista Le Porte, quindi su Alfabeta, Linea dOmbra, Nuovi Argomenti.

A partire dal 1986 pubblica in poesia:

Viaggio clandestino, Siena, Quaderni di Barbablù, 1984.

Decisioni, Siena, Quaderni di Barbablù, 1986.

Ponte dingresso, Roma, Rossi & Spera, 1988.

Sigillo, Milano, Crocetti, 1989.

Non solo creato (insieme a Milo De Angelis), Milano, Crocetti, 1990.

Uno stadio del respiro, Milano, Scheiwiller, 1995.

Nudo e misero trionfi lumano, Roma, Empirìa, 1998.

Roma della vigilia, Roma, Il Labirinto, 1999.

Epoca immobile, Milano, Jaca Book, 2004.

Naked Humanity. Poems 1981-2003, Stony Brook, NY, Gradiva Publications, 2004.

Poesie 1984-2003, a cura di R. Deidier, Roma, Empirìa, 2006.

Dal 1985 al 1989 è redattrice della rivista Arsenale. A partire dagli anni 80 inizia inoltre a lavorare come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, a Roma, incarico che mantiene fino al 1997, quando si ammala gravemente. Dopo essersi sottoposta a interventi e cure prima a Roma, poi a Milano – dove nel frattempo si era trasferita col marito Milo De Angelis e il figlio Daniele – torna a Roma nellestate del 2003, dove muore nella notte tra il 30 e il 31 dicembre.

La raccolta di poesie di Milo De Angelis Tema delladdio è a lei dedicata.

Comunicato stampa

Share This