ANDREA MAGGI E LA STORICA SOCIETÀ OPERAIA DI PORDENONE PRESENTANO LE “PAROLE PER UN NUOVO UMANESIMO”

in due incontri d’autunno, il celebre professore e scrittore pordenonese illustrerà alcuni temi tratti dal pensiero e dalle opere di grandi figure del passato, pienamente attuali nel nostro presente un percorso di lettura e riflessione culturale, tra etica e letteratura, che prenderà il via il 28 ottobre con “San Francesco e il Cantico di frate Sole”, per proseguire il 2 dicembre “J.F. Kennedy e i diritti umani”
Riparte alla Storica Società Operaia di Pordenone il progetto triennale “Parole per un nuovo Umanesimo”, già avviato con vivo interesse nel 2020 come percorso divulgativo, tra etica e letteratura, che mette in risalto la Parola per riscoprire la bellezza e la potente forza del suo messaggio, stimolando lettura e riflessione culturale così da riannodare il filo dei valori condivisi di coscienza civile e umana empatia.
La scelta di autori e temi da trattare si rivolge soprattutto a grandi figure del passato (più o meno recente), il cui profondo spessore “umanistico” le rende pienamente attuali anche nel nostro presente, fornendo valide chiavi di lettura, originali punti di vista, irrinunciabili opportunità di riflessione.
Questo ambizioso progetto, che si realizza grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone, con il sostegno di ITAS Assicurazioni, è stato recentemente affidato dalla Somsi a Andrea Maggi, docente e scrittore pordenonese, noto al grande pubblico per il ruolo del professore di italiano, latino ed educazione civica interpretato nel docu-reality “Il Collegio” su Rai2. La collaborazione del Prof. Maggi era già iniziata nello scorso anno scolastico, con due interventi video della stessa serie, diffusi in visione agli Istituti superiori della Regione, a proposito di “Martin Luther King, la forza della Parola” e su “William Shakespeare, l’orazione di Antonio in memoria di Cesare”.
L’attenzione di Andrea Maggi, che sarà ora presente di fronte al pubblico “dal vivo”, si rivolge, in questo nuovo ciclo, ad altri due protagonisti, lontani tra loro geograficamente e storicamente, ma certamente accomunati da un’idea di uguaglianza e giustizia sociale.
Si comincia dunque venerdì 28 ottobre alle 20.45 (ingresso libero), presso la sala del Centro Culturale in Palazzo Gregoris, sede della Storica Società Operaia di Pordenone, con il primo incontro dal titolo “San Francesco e il Cantico di frate Sole”, nel quale il racconto curato da Maggi sarà accompagnato da una proiezione di immagini curata da Davide Pettarini di CLAPS e da alcuni inserti musicali interpretati da Arianna Pegoraro, voce, e Andrea Celia, chitarra, allievi dell’Associazione Polinote. Un vero e proprio spartito corale, che servirà a ripercorrere in maniera originale alcuni passaggi fondamentali della vita di Francesco d’Assisi, dalle sue frequentazioni sociali e familiari, alle letture giovanili dei romanzi cavallereschi, nella fascinazione per i gesti di eroismo estremo, guidati da supremi ideali di amore e di purezza, alla rigida Regola di Povertà imposta al suo Ordine, fino alla rivoluzionaria idea di “fraternitas” che unisce insieme tutto il creato, uomini, piante, animali, sentimenti, felicità, tribolazioni, morte e perdono, perché tutto proviene da un unico Fattore, l’“Altissimu, Onnipotente, bon Signore” al quale si devono “le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione”. Un messaggio nuovo, nel Medioevo dove l’uomo era al centro della creazione, che porta con sé amore sconfinato e assoluto rigore, anche nel momento della morte, quando Francesco si fa deporre dai suoi confratelli nudo sulla nuda terra. Tradotto in termini moderni, Andrea Maggi sottolinea la forza di un pensiero che si oppone al vivere comune, che cerca di rimettere in ordine le priorità della vita senza dare peso ai beni materiali, ma nel frattempo senza rinunciare a spendersi per il prossimo, il povero, l’oppresso. E in termini ecologici, uno stile di vita ad “impatto zero”, che non solo rispetta, ma soprattutto ama la natura, con tutto ciò che essa offre, unico modo di preservarla intatta per tutte le generazioni a venire. Il “Cantico di frate Sole” (o Cantico delle Creature), vero testamento di Francesco, scritto all’epoca scientemente in volgare per poterne trasferire forza e contenuti a ogni creatura umana di buona volontà, ci ricorda l’esercizio della cura e della gratitudine per tutto ciò che ci circonda, tanto più importante oggi, quando abbiamo davanti la scadenza del 2030 per invertire l’irresponsabile sfruttamento del pianeta, prima di correre senza rimedio verso il disastro.
Il secondo appuntamento con le “Parole per un nuovo Umanesimo” sarà venerdì 2 dicembre, nello stesso luogo e alla stessa ora, per esplorare insieme a Andrea Maggi il pensiero di J.F. Kennedy, rispetto al tema dei diritti umani.

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