Preceduta da una serie di anteprime che quest’anno, più di sempre, sono contraddistinte da una straordinaria partecipazione di pubblico, segnale di apprezzamento e di affetto ma anche di un graduale, incoraggiante ritorno alla normalità, la 28.edizione di Dedica riconquista la tradizionale collocazione primaverile e sabato 5 marzo apre a Pordenone la stagione dei grandi festival culturali di cui è ricco il Friuli Venezia Giulia, accogliendo Mathias Énard, uno dei più acclamati e innovativi scrittori contemporanei, oggi punto di riferimento essenziale per la letteratura europea.

IL FESTIVAL E L’AUTORE
Autore fra gli altri del libro Bussola, romanzo che gli è valso il Premio Goncourt 2015, fino al 12 marzo Énard condurrà il pubblico in un intenso viaggio fra i suoi libri che narrano di storie avventurose, in scenari che vanno dal Medio Oriente assolato ai paesaggi brumosi dell’Ovest della Francia. Voce fra le più rappresentative della sua generazione, Énard è stato individuato dal curatore di Dedica Claudio Cattaruzza “per la sua scrittura complessa, ricca di citazioni, rimandi ad altri autori”, con il risultato di una narrazione che “come un fiume in piena, avvolge e travolge”. E per proseguire nel percorso fra gli scrittori che con il festival condividono il valore imprescindibile “del dialogo fra culture, popoli e civiltà diverse”.

Grazie all’approfondimento, cifra specifica che contraddistingue la rassegna e rimane unica in Italia, Dedica offre inoltre al protagonista la possibilità di stabilire una relazione stretta con il pubblico e con la città che lo ospita. A questo proposito il presidente dell’associazione Thesis Antonino Frusteri ricorda le parole pronunciate da Paolo Rumiz, a conclusione dell’edizione 2021. “Mi congedo dal festival con la netta percezione di essermi trovato di fronte a un lungo e meticoloso lavoro che ha formato una generazione di lettori, giovani compresi. E questo mi ha lasciato stupefatto. Ho avuto inoltre la conferma che la provincia italiana sa dare molto di più delle grandi città. Né a Roma né a Milano avrei percepito una simile densità di presenze e attenzione”.

L’ORGANIZZAZIONE, I SOSTEGNI, LE COLLABORAZIONI, I PATROCINI
Ideato e curato da Thesis Associazione Culturale,
il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, da PromoTurismoFVG, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli che rafforza una collaborazione pluriennale – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi Cgn, Coop Alleanza 3.0, Crédit Agricole FriulAdria, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone, Bcc Pordenonese e Monsile.
L’edizione 2022 del festival ha inoltre ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dell’Università degli Studi di Udine e dell’Alpen-Adria Universität di Klagenfurt.
Partecipano inoltre Edizioni E/O, libreria Giavedoni-Punto Einaudi, Palace Hotel Moderno. E collaborano anche Aladura, Amici della Cultura, Associazione 0432, Biblioteca civica di Pordenone, CaLibro festival, Circolo Controtempo, Cinemazero, Festival del giornalismo, Incroci di civiltà, Vicino/Lontano, Sexto associazione culturale.

IL PROGRAMMA
Tredici gli appuntamenti in otto giorni, con Mathias Énard e con tanti prestigiosi ospiti che lo affiancheranno: un programma intenso, denso di contenuti ma anche di emozioni, sin dal primo giorno, quando a far conoscere Énard al pubblico sabato 5 marzo, nel Teatro Verdi, alle 16.30, sarà lo scrittore Andrea Bajani, autore anche dell’intervista inserita nella monografia Dedica a Mathias Énard realizzata per il festival. Una pubblicazione che è ulteriore occasione di approfondimento della poetica di Énard, grazie anche ai contributi di chi traduce lo scrittore, Lorenzo Alunni e Yasmina Melaouah, e alla presenza di un testo inedito di Mathias Énard per Dedica. Durante l’incontro, sarà consegnato all’autore il Sigillo della città, un riconoscimento prestigioso ma anche il simbolo dell’accoglienza e dell’affetto che Pordenone e la sua gente riservano da sempre agli ospiti di Dedica;

Domenica 6 marzo, alle 10.30, nella sala esposizioni Biblioteca civica, il percorso del festival proseguirà con Tutto sarà dimenticato, mostra delle illustrazioni di Pierre Marquès per Tout sera oublié di Mathias Énard: un itinerario della coscienza in alcuni gironi di inferni contemporanei, tavole per un monumento/monito impossibile se il presente continuerà a voler essere privo di consapevolezza. La presentazione sarà curata dal critico e storico dell’arte Angelo Bertani con la partecipazione di Mathias Énard e Pierre Marquès; alle 17.30, nel Convento San Francesco, Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona è il reading di poesia di e con Mathias Énard (musica dal vivo con Gianluca Franchi e Matteo Bianchini) introdotto da Lorenzo Alunni: l’intreccio di parole e note guiderà al cuore dei mondi di Mathias Énard, i cui versi rappresentano una porta d’ingresso privilegiata sia al cantiere della sua scrittura sia alle esperienze e alle emozioni sui cui poggia la sua letteratura.

Lunedì 7 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, andrà in scena la prima delle letture teatrali per Dedica, La perfezione del tiro, dall’omonimo libro di Mathias Énard, uno dei romanzi più potenti dello scrittore, che racconta la psiche contorta e crudele di un cecchino in una delle tante guerre mediorientali. Sarà curata e interpretata da Peppino Mazzotta, attore che si divide brillantemente fra cinema, teatro e televisione, entrato nel cuore di tutti grazie al ruolo dell’ispettore Fazio nella fiction più amata dagli italiani, “Il commissario Montalbano”.

Martedì 8 marzo, alle 14.30, il primo di tre appuntamenti che suggellano il rapporto fra Dedica e il mondo accademico. Sono tre gli atenei che per l’edizione 2022 hanno concesso il loro patrocinio al festival, ospitando alcuni incontri con Énard dedicati a temi cari a Dedica: apre la serie di conversazioni con l’autore l’Alpen-Adria-Universität di Klagenfurt, condotta da Martina Meidl, docente di letteratura nel dipartimento di Romanistica e Virginie Leclerc, Senior Lecturer dello stesso dipartimento. Ne seguirà una seconda giovedì 10 marzo, alle 17, l’Università degli Studi di Udine, condotta da Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste e nei corsi interateneo con l’Università di Udine. Venerdì 11 marzo, alle 11.30, sarà l’Università Ca’ Foscari di Venezia a ospitare la conversazione organizzata in collaborazione con il festival Incroci di Civiltà, affidata a Alessandro Raveggi, scrittore e studioso, che a Ca’ Foscari è post-doc nel Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati.

Tornando a martedì 8 marzo, a Dedica si rinnoverà l’incontro fra letteratura e cinema: alle 20.45, a Cinemazero, sarà proiettato A cœur ouvert, film tratto dal romanzo Remonter l’Orénoque di Mathias Énard, per la regia di Marion Laine, protagonista Juliette Binoche. In lingua francese e sottotitolato in italiano, sarà preceduto da una conversazione fra Mathias Énard e Riccardo Costantini, responsabile degli eventi di Cinemazero e di Pordenone DocsFest.

Mercoledì 9 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, il programma del festival proporrà uno dei momenti sempre più attesi dal pubblico: sarà presentato Zona, il libro di Mathias Énard, in occasione della riedizione (edizioni E/O): con Énard converseranno Yasmina Melaouah, da oltre 30 anni traduttrice di narrativa francese, e Fabio Gambaro, già direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, giornalista culturale (scrive per “la Repubblica”), saggista e consulente editoriale, attualmente direttore di Italissimo, il festival di letteratura e cultura italiane di Parigi. Nell’occasione sarà consegnato a Énard un altro importante riconoscimento: il Premio Crédit Agricole FriulAdria “Una vita per la scrittura”.

Giovedì 10 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, il consueto sguardo che dal mondo dell’autore di Dedica si allarga sull’attualità: Scenari dal Mediterraneo: luogo di conflitti o incrocio di diversità? è il tema della conversazione sul Mediterraneo, oggi terribile frontiera fisica fra il continente più vecchio e il continente più giovane del pianeta, ma anche palestra di un multipolarismo disordinato, armato e fortemente ideologizzato. Con Manlio Graziano, docente di geopolitica e geopolitica delle religioni, collaboratore del “Corriere della Sera” e di “Limes”, autore di numerosi saggi; conduce Cristiano Riva, docente ed esperto di geopolitica.

Dhafer Youssef

Venerdì 11 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, ancora l’intreccio fra
letteratura e teatro con L’alcol e la nostalgia, lettura teatrale dall’omonimo libro di Mathias Énard che narra con stupefacente maestria una tormentata vicenda sentimentale, ma anche un altro sofferto rapporto:
quello tra Occidente e Russia. A tradurre sul palco tutte le suggestioni di pagine meravigliose sarà Rosario Lisma, un altro attore, autore e regista di teatro, cinema e televisione, protagonista sul grande schermo del film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif e in televisione di “Romanzo Siciliano”, “Il commissario Montalbano” e “1994”.

Sabato 12 marzo, alle 20.45, l’immancabile finale in musica: la Sala Capitol accoglierà il concerto Sounds of Mirrors di Dhafer Youssef, l’artista tunisino pluripremiato e dalla vastissima produzione discografica, considerato fra i massimi rappresentanti del world jazz e una delle espressioni più importanti della scena musicale internazionale.

Torino, 16-10-2021
ENARD Mathias, writer
© BASSO CANNARSA

DEDICA SCUOLA
Le scuole di ogni ordine e grado ricevono da sempre un’attenzione particolare da parte del festival, che riserva agli studenti di ogni età iniziative e progetti particolari coordinati da Annamaria Manfredelli e Daniela Gasparotto. I giovani delle scuole secondarie di secondo grado del territorio sono coinvolti nello storico percorso La scena della parola che culminerà mercoledì 9 marzo, alle 15, nel convento San Francesco con la premiazione del concorso Parole e immagini per Mathias Énard e un incontro esclusivo fra i ragazzi e il protagonista di Dedica. Ma anche i più piccoli delle scuole primarie di Pordenone da febbraio a maggio prendono parte al progetto di narrazione Storie d’Oriente a cura dell’Associazione culturale 0432.

Si rinnova anche la collaborazione del festival con il Salone internazionale del Libro di Torino (19-23 maggio). Gli incontri di Dedica saranno documentati nello spazio del Salone riservato al BookBlog, giornale online realizzato dagli studenti, da un gruppo di blogger del Liceo Grigoletti di Pordenone coordinati dalla professoressa Francesca Endrigo: Irene Zonta, Sultana Uddin Nusrat, Leonardo Iuliano, Flavia Messina, Matilde Facchin , Alexa Burghiu, Martina Fenos, Elisa Moras e Chiara Daniel.

BIO-BIBLIOGRAFIA – MATHIAS ÉNARD
È nato a Niort in Francia, nel 1972. Dopo essersi formato in Storia dell’arte all’École du Louvre, studia arabo e persiano all’Institut National des Langues et Civilisations Orientales di Parigi. I suoi interessi lo portano ad effettuare numerosi viaggi di studio in vari Paesi e lunghi soggiorni in Medio Oriente. Nel 2000 si stabilisce a Barcellona, dove collabora a diverse riviste culturali. All’attività di professore di arabo all’Università Autonoma di Barcellona affianca quella di traduttore. Fra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo Breviario per aspiranti terroristi (2009), Zona (2011 e 2022), Via dei ladri (2014), Bussola (2016), L’alcol e la nostalgia (2017), La perfezione del tiro (2018), Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona (2020), Parlami di battaglie, di re e di elefanti (2021) e Il banchetto annuale della confraternita dei becchini (2021). Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Goncourt (2015), il Premio von Rezzori (2017), il Premio Konrad- Adenauer-Stiftung (2018). È stato inoltre finalista al Man Booker International Prize e al Premio Strega Europeo.

I “DEDICATI” DELLE EDIZIONI PRECEDENTI
Giunta alla 28. edizione, la manifestazione ha esordito con protagonisti del teatro di ricerca (nel 1995 il Laboratorio Teatro Settimo, nel 1996 Cesare Lievi, nel 1997 la Compagnia Teatrale I Magazzini) per poi passare nel 1998 a Moni Ovadia, nel 1999 a Claudio Magris, nel 2000 a Dacia Maraini, nel 2001 ad Antonio Tabucchi, nel 2002 ad Amin Maalouf, nel 2003 a Vassilis Vassilikos, nel 2004 ad Assia Djebar, nel 2005 a Paco Ignacio Taibo II, nel 2006 ad Anita Desai, nel 2007 ad Amos Oz, nel 2008 a Nadine Gordimer, nel 2009 a Paul Auster, nel 2010 a Hans Magnus Enzensberger, nel 2011 a Cees Nooteboom, nel 2102 a Wole Soyinka, nel 2013 a Javier Cercas, nel 2014 a Tahar Ben Jelloun, nel 2015 a Luis Sepúlveda, nel 2016 a Yasmina Khadra, nel 2017 a Björn Larsson, nel 2018 ad Atiq Rahimi, nel 2019 a Gioconda Belli, nel 2020 a Hisham Matar, nel 2021 a Paolo Rumiz.

BIGLIETTI
Per gli eventi a pagamento la biglietteria di Dedica festival 2022 è aperta dal 25 febbraio 

per i soci sostenitori 2022 e dal 2 marzo per tutti:
a Pordenone nella sala Capitol di via Mazzini 60, dal lunedì al venerdì ore 16-19; sabato ore 10-12.30 e 16-19.
Online su dedicafestival.ticka.it e le sere degli eventi, sul posto, un’ora prima dell’inizio. Solo per l’accesso all’inaugurazione sarà aperta anche la biglietteria del Teatro Verdi di Pordenone sabato 5 marzo in orario 15-17.

L’accesso agli eventi è consentito esclusivamente alle persone munite di Green Pass rafforzato dotate di mascherine FFP2

INFORMAZIONI
La sede di Thesis a Pordenone in Pèèèèèiazza della Motta 2 è aperta dal lunedì al venerdì con orario 16-18 per richiedere informazioni e diventare soci sostenitori (beneficiando di diverse agevolazioni ma soprattutto godendo di priorità nella prenotazione degli spettacoli). Info 0434 26236 info@dedicafestival.it. Le sere di spettacolo: 366 9505094

info@dedicafestival.it, www.dedicafestival.it
Facebook: Dedica festival Pordenone
Twitter @dedicafestival
Youtube: Dedica Festival

Comunicato Stampa

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