Roland Sejko

Dopo aver ricevuto il Premio il Coraggio delle Immagini nella prima giornata del festival, i registi Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi ritornano sul palco di Cinemazero per presentare, giovedì 11 novembre in una speciale matinée pensata per le scuole, il loro documentario Isis, Tomorrow – The Lost Souls of Mosul, un canto corale di giovani figli di miliziani addestrati a diventare Kamikaze sin dalla loro tenera età.

Be My Voice

E di conflitti parla anche Be My Voice, presentato in anteprima nazionale alle 20.45, in collaborazione con Voce Donna, Carta di Pordenone e Neda Day, alla presenza della regista Nahid Personn e della protagonista Masih Alinejad.
Masih è una giornalista e attivista con 4,5 milioni di follower su Instagram, dopo aver esortato le donne iraniane a ribellarsi contro lo hijab forzato sui social media. Il suo appello all’azione è diventato uno dei più grandi atti di disobbedienza civile nell’Iran di oggi.ù

Sarà poi lo stesso regista Roland Sejko a presentare La macchina delle immagini di Alfredo C., la straordinaria storia di un operatore di propaganda del periodo fascista in Albania poi diventato operatore cinematografico per conto del comunismo. Un raro documento di storia del cinema e riflessione sul senso e sull’uso delle immagini.

Spazio anche ad altri temi, affrontati da altrettanti documentari, alcuni in anteprima nazionale, come Fly Rocket Fly di Oliver Schwehm, l’incredibile storia di OTRAG, la prima compagnia di lancio spaziale privata e del suo folle ideatore, o ancora The White Cube, in collaborazione con Gli occhi dell’Africa e Biografilm Festival, che racconta una storia poco conosciuta, nata da un’idea rivoluzionaria, attraverso un’intrigante storia di riscoperta di un’eredità culturale nel mezzo di una piantagione di olio di palma a Lusanga, in Congo. A introdurre il documentario il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Ferdinando Vicentini Orgnani.

Riflessione che ritorna stringente anche nel secondo appuntamento con la retrospettiva curata da Federico Rossin e dedicata a Pasolini documentarista. Alle 17.30 attraverso le opere La rabbia, e Pasolini e.. la forma della città, sarà scandagliato l’aspetto più “impegnato” di uno degli intellettuali più ricordati del nostro tempo.

Nella seconda giornata di Pordenone Docs Fest – Le voci dell’Inchiesta, non mancheranno workshop e tavole rotonde, come Memorie per dopodomani, il cinema documentario racconta la letteratura, a cura di Lorenzo Pallini, videomaker e fotografo che da anni lavora nel campo del documentario e l’incontro La Cultura in rete. Piattaforme digitali e archivi in Italia nell’era del covid, in collaborazione con AVI – Associazione Videoteche e Mediateche Italiane e con AIB – Sezione FVG.
Due eventi a ingresso libero con prenotazione consigliata scrivendo a mediateca@cinemazero.it

Informazioni e aggiornamenti su https://www.facebook.com/VociInchiesta
Programma su www.voci-inchiesta.it

Comunicato Stampa

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