Karl Leister e Luisa Sello in una immagine di Alice BL Durigatto © Phocus Agency

“Nella Musica, il canto”, il terzo incontro della mini stagione di Note in Castello organizzata dall’ERT, ha proposto al numeroso pubblico presente un programma che nella vocalità affonda le radici, anche senza la voce umana. Compito brillantemente portato a compimento da trio formato dal celebre clarinettista Karl Leister (ex primo clarinetto dei Berliner Philarmoniker), dalla flautista Luisa Sello e dalla pianista Aurora Sabia, che hanno proposto un programma in cui abbiamo potuto godere di una serie di brani che si rifacevano ad un lirismo tutto ottocentesco e con forti agganci a quella pratica del far musica in casa, così diffusa a quei tempi nelle case della buona borghesia europea, in particolare nei paesi di lingua tedesca.

Il programma, leggero e suadente come dev’essere un programma da matinée, inizia con i Deutsche Lieder op. 103 di Luis Spohr dove, nelle quattro parti in cui si compone, abbiamo subito un’idea della bravura degli esecutori, con un Karl Leister che nonostante il peso degli anni, ne ha 82!, mantiene sempre un suono smagliante ed una tecnica invidiabile, una Luisa Sello che appare come una flautista d’alto rango, con un suono veramente molto bello ed una tecnica a prova di bomba ed una pianista, Aurora Sabia di grande sensibilità e musicalità.

Dopo questo bell’inizio, è un susseguirsi di autori noti come Schubert, Mendelssohn, Saint-Saëns e Bizet ad altri meno come Meyerbeer e Lachner, dei quali eseguono Lieder oppure fantasie su temi operistici, in trio o in duo, cioè tutte composizioni che si rifanno alla musica vocale, mostrando affiatamento, intesa e buon gusto, oltre ad invidiabili doti strumentali.

Un concerto di piacevolissima e pregiata fattura, salutato da grandi applausi finali del pubblico, compensati a loro volta da un bis in cui i tre artisti eseguono una parte dell’iniziale Deutsche Lieder di Spohr.

Sergio Zolli © instArt

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