MERCOLEDI’ 29 GENNAIO NELLA SALA TARTINI DI TRIESTE (ORE 20.30) IL RECITAL DEL TALENTUOSO PIANISTA ALBANESE VIKTOR GURAZIU: UN CONCERTO CHE, ATTRAVERSO GRANDI PAGINE DI DEBUSSY, STRAWINSKY E MUSSORGSKY, VUOLE EVOCARE LE SUGGESTIONI ARTISTICHE DELLA DANZA E DELL’ARTE, IN DIALOGO CON LA MUSICA. INGRESSO APERTO ALLA CITTA’ (DIETRO PRENOTAZIONE).

TRIESTE – La terza tappa della Stagione 2020 del Conservatorio Tartini ci proietta in una magica “Suite tra poesia, danza e arte”: appuntamento mercoledì 29 gennaio alle 20.30, nella Sala Tartini di Trieste (via Ghega 12) per il recital affidato al pianista albanese Viktor Guraziu, giovane concertista in grande ascesa: allievo del Conservatorio Tartini si è perfezionato per tre anni al Mozarteum di Salisburgo nella classe del pianista Pavel Gililov, quindi all’accademia Interazionale di Imola con Leonid Margarius. Nel 2008 ha vinto il Premio Casella al prestigioso concorso “Venezia”, affermazione che ha dato impulso alla sua carriera: si è poi esibito in concerti in molte sedi, dall’Auditorium “Pollini” di Padova al Festival di Portogruaro. Di recente ha completato i suoi studi seguendo il biennio specialistico al Tartini, con laurea in pianoforte interpretativo nella classe di Giuseppe Albanese. Il concerto di mercoledì sera punta all’evocazione della simbiosi fra le arti: attraverso grandi pagine di Claude Debussy (Suite bergamasque), Igor Strawinsky (dal balletto “L’uccello di fuoco” 1882 – 1971, trascrizione di Guido Agosti) e Modest Petrovič Mussorgsky (Quadri di un’esposizione), il recital cercherà di compenetrare le suggestioni della danza, dell’arte e della musica. L’evento è liberamente aperto alla città, previa prenotazione: info www.conts.it

Il concerto di Viktor Guraziu partirà dunque da Debussy: forte il suo legame con poeti e artisti simbolisti, dai quali deriva l’ispirazione per la Suite bergamasque, scritta facendo riferimento alla raccolta di poesie “Fetes galantes” dell’amico poeta Paul Verlaine. Molto attivo nello scrivere balletti fu invece Strawinsky che, reduce dall’espatrio dalla Russia, incontra a Parigi l’impresario dei balletti russi Sergei Diaghilev, con cui inizia una prolifica collaborazione dalla quale nasceranno capolavori come i balletti “Petrushka” e la “Sagra della primavera”. L’“Uccello di fuoco” fu il primo balletto commissionato da Diaghilev al compositore. Sarà eseguito nella trascrizione realizzata dal grande pianista e didatta italiano Guido Agosti. La pittura trova invece spazio nell’ispirazione di Mussorgsky, che partorisce la celebre suite “Quadri di un’esposizione” grazie all’amicizia con il pittore russo Viktor Hartmann: ai suoi quadri si ispirò infatti per creare quest’opera, composta in memoria del sodalizio artistico che lo legava ad Hartmann.

Viktor Guraziu inizia lo studio del pianoforte a 10 anni al Conservatorio Tartini di Trieste, nella classe di Massimo Gon. Dopo solo due anni di studio viene scelto per suonare al concerto di apertura dell’Anno Accademico del Conservatorio in qualità di solista accompagnato dall’Orchestra Sinfonica dell’istituto. Si esibisce nel suo primo recital a 12 anni. Negli anni successivi otterrà vari primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali. Ottiene il diploma ordinamentale con il massimo dei voti al conservatorio Marcello di Venezia, nel 2007. Ha seguito le masterclass di grandi didatti e pianisti, fra i quali Aldo Ciccolini, Dmitri Bashkirov, Elisso Virsaladze, Karl-Heinz Kammerling.

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