Paolo Fresu

Dodici concerti dal 6 luglio al 25 agosto, cinque comuni oltre a Udine coinvolti nella rassegna, grandi nomi del jazz internazionale (Triosence con Paolo Fresu, Gegè Telesforo, John Patitucci e JM Jazz World Orchestra solo per citarne alcuni) e attenzione ai giovani e agli artisti del territorio

Disorder at the Border
Tra “nuove barriere” imposte in due anni di pandemia e “nuove aperture” offerte dalla produzione e promozione culturale a distanza, dalla fruizione della musica in digitale e dalla riscoperta della produzione transfrontaliera, il concetto di confine ha subito un profondo cambiamento che ha inevitabilmente coinvolto il linguaggio musicale. Da qui nasce l’idea per la quarta edizione di More Than Jazz, intitolata “Disorder at the Border”, che animerà per due mesi, dal 6 luglio al 25 agosto, le calde serate estive del capoluogo friulano e di altri cinque comuni della regione.

La rassegna organizzata da SimulArte è stata presentata oggi, 15 giugno, da Federico Mansutti, Stefano Amerio ed Ermanno Basso, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot, e di Rodolfo Totolo, presidente associazione centro commerciale naturale UdineIdea che ha voluto ricordare la collaborazione con SimulArte avviata già ad aprile scorso in occasione della giornata internazionale del Jazz. «Una sorta di proficua reciproca contaminazione – ha commentato Totolo – tra proposte musicali e culturali da un lato e commerciali dall’altro».

«Disorder at the Border – ha spiegato Mansutti, presidente di SimulArte – è il titolo di un album cult del 1952 dove il sassofonista afro-americano Coleman Hawkins ha voluto dare il suo contributo al concetto del confine, esplorando nuove frontiere stilistiche del jazz e confezionando una proposta che ha rappresentato un’apertura tra il jazz tradizionale, il be-bop e l’avanguardia».

«Dopo quattro anni dal suo debutto in città – ha ricordato Cigolot – More Than Jazz è diventata una presenza importante nel panorama culturale dell’estate cittadina. Se il Jazz vuol dire mettere pepe – ha concluso l’assessore – allora SimulArte è riuscita a mettere pepe alle serate udinesi con una proposta sempre molto apprezzata dal pubblico».

Grandi nomi
Ricco il cartellone pensato per quest’anno con l’arrivo in città di grandi nomi del panorama jazzistico internazionale in piazza Libertà e nella corte di Palazzo Morpurgo.
Apertura il 7 luglio sul palco di piazza Libertà con Gegè Telesforo alla guida dell’ “EU New Generation Quartet”, 4 giovani musicisti europei selezionati dalle università partner del progetto. Grande attesa per il ritorno della Jeunesse Musicale World Big Band (21 luglio, Piazza Libertà), la più importante orchestra internazionale di jazz giovanile al mondo diretta dal trombonista Luis Bonilla. Il primo agosto il trombettista Paolo Fresu, unanimemente considerato tra i maggiori artisti della scena jazz contemporanea planetaria, sarà ospite del Triosence, acclamato piano trio tedesco-cubano.

Tre star della musica d’oltreoceano sul palco di piazza Libertà (4 agosto) con John Patitucci Trio. Il virtuoso del contrabbasso John Patitucci, vincitore di due Grammy Awards e oltre quindici nomination, insieme al chitarrista Yotam Silberstein e al batterista Rogério Boccato si fondono in un equilibrio musicale dalle sonorità e dai ritmi brasiliani.

Corte Morpurgo ospiterà il 28 luglio “Disorder at the Border”, trio formato da Daniele D’Agaro, Giovanni Maier e Zlatko Kaučič, artisti cresciuti in una terra di confine e accomunati dal linguaggio della libera improvvisazione, pieno di energia e avventura. Un esempio di produzione transfrontaliera che accompagnerà More Than Jazz verso GO!2025, già disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e download attraverso la distribuzione con TAG The Artist Garage di SimulArte.

Il programma prosegue con “Suite per Pier Paolo” (22 agosto Corte Morpurgo) su musiche originali composte da Glauco Venier in dedica al cantore delle primule Pier Paolo Pasolini. Il pianista friulano sarà affiancato dalla talentuosa voce-jazz di Alba Nacinovich, cantante fiumana, dai sassofoni di Marcello Allulli e dalla chitarra di Francesco Diodati.

Gran finale con l’ultima giornata della rassegna con un doppio concerto in programma il 25 agosto in Corte Morpurgo. Alle 17 l’esibizione della Liceo Percoto Cats Garden Big Band, formazione di oltre 20 elementi dell’istituto musicale cittadino, che propone un omaggio al grande contrabbassista statunitense Charles Mingus in occasione dei 100 anni dalla sua nascita. Alle 21.30 “Lost Songs”, il duo di Francesco Bearzatti al sassofono e Federico Casagrande alla chitarra, che metterà in evidenza quanto sia inevitabilmente sterile qualsiasi tentativo di spiegare a parole il rapporto alchemico tra musicisti.

Le “incursioni” fuori porta
More Than Jazz esplora nuovi territori, nuove collaborazioni, e formule per sviluppare i concetti chiave della società odierna, declinandoli a partire dal jazz, genere musicale che da sempre vuole “andare oltre”, senza confini. È così che il cartellone 2022 attraversa cinque comuni, oltre a Udine.

Dopo l’anteprima a Medea (5 giugno scorso ndr), si parte il 6 luglio a Tavagnacco nell’ambito della rassegna “Fuoriprogramma” in collaborazione con la Fondazione Luigi Bon con l’EU New Generation Quartet, quattro giovani studenti internazionali selezionati attraverso audizioni dalle università e partner del progetto. I giovani talenti avranno l’opportunità, grazie a More Than Jazz, di convivere in residenza artistica in regione e vivere un’esperienza dall’altissimo livello formativo e di scambio culturale sotto la guida di Gegè Telesforo, cantante, musicista, conduttore televisivo e radiofonico.

Il 9 luglio a Ribis di Reana del Rojale si esibirà “The Mandalorians 4et”, quattro conosciutissimi musicisti di jazz corregionali, Nevio Zaninotto, Rudy Fantin, Alessandro Turchet e Luca Colussi, impegnati in un repertorio “tributo” alla musica leggera contemporanea.

La poetessa Emily Dickinson ispira l’inedita performance in scena a Rosazzo il 22 luglio in occasione de “Il Contemporaneo al Vigne Museum”. Protagoniste Maria Pia De Vito, cantante, compositrice e improvvisatrice nel pieno della maturità artistica, dedita alla ricerca sulla prossimità tra linguaggi, e Anais Drago, giovane poliedrica violinista e compositrice che sta esprimendo in questo periodo una straordinaria fioritura, a partire dal suo lavoro in solo “Solitudo”, fino alla tournée estiva con Ultimo nei principali stadi italiani.

Il talento e la grande tecnica di Rosario Giuliani, sassofonista jazz italiano apprezzato dalla scena europea, incontrano il MAC Saxophone Quartet (Stefano Pecci, Luis Lanzarini, Alex Sebastianutto, Valentino Funaro) il 23 luglio al Teatro Italia di Pontebba con “Miserere”, un ricercato progetto crossover che affonda le sue radici nel più nobile patrimonio musicale italiano, in cui l’arte dell’improvvisazione si sposa con gli stilemi del passato. Il concerto è realizzato in collaborazione con il 10° Pontebba Saxophone Festival e Carniarmonie.

Le prenotazioni
Tutti i concerti sono a ingresso libero. Consigliata la prenotazione sul sito www.morethanjazz.it, via telefono al numero 0432 1482124 dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19 o via email all’indirizzo biglietteria@simularte.it.

I partner e gli sponsor
Il festival vede come partner ufficiali i Comuni di Udine, Medea, Pontebba, Reana del Rojale, Confcommercio Imprese per l’Italia / Udine, Udine Idea Centro Commerciale Naturale, Adeidj Associazione delle Etichette Italiane di Jazz, Fondazione Luigi Bon, vicino/lontano, Associazione Culturale Vigne Museum, Kulturno Umetniško Društvo Zvočni Izviri, HKB Berna, KUG Graz, Saint Louis College of Music Roma, Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, TAG The Artist Garage.

More Than Jazz 2022 si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli e tra gli sponsor annovera Credifriuli, Ceccarelli Group, Prontoauto, Kopy Prints e Gadgets, Azienda Agricola Tonutti, Trattoria Alla Vedova, Fratelli Panza, oltre a mecenati privati.

Comunicato Stampa

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