Raccogliere, custodire e mettere in relazione i molteplici patrimoni fotografici, documentali, video e audiovisivi che preservano la memoria del secolo scorso sul territorio regionale, per offrire un unico strumento di informazione storico-sociale, autorevole ma accessibile e di facile consultazione, sia a studiosi, giornalisti e divulgatori culturali e sia anche a semplici appassionati di storia. È questa www.mediarchivefvg.it, la piattaforma informatica condivisa che concretizza l’innovativo progetto di un archivio multimediale del Novecento in Friuli Venezia Giulia, voluto e ideato da Anpi di Udine e di Pordenone e dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (IFSML).
L’iniziativa è stata presentata oggi, giovedì 7 ottobre, nella Sala Eventi dell’ex caserma Osoppo, a Udine. A spiegare i dettagli e la valenza del progetto sono stati Stefano Perulli, archivista ANPI Udine, e Monica Emmanuelli, direttrice dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione. Sono intervenuti, inoltre, Giovanna Frattolin, archivista ANPI Pordenone, e Luca Caburlotto, Soprintendente archivistico del Friuli Venezia Giulia. Hanno portato un indirizzo di saluto Dino Spanghero, presidente provinciale ANPI di Udine, e Loris Parpinel, presidente provinciale ANPI di Pordenone.
L’ORIGINE DELL’INIZIATIVA
L’idea di un archivio online unificato e condiviso tra realtà diverse cominciò a delinearsi all’interno dell’Anpi udinese una decina di anni fa. All’epoca Stefano Perulli aveva iniziato il lavoro di digitalizzazione dell’archivio fotografico dell’Associazione, e il progetto di un portale che portasse a una rete di collaborazione tra enti pubblici e privati piacque, in particolare all’allora presidente Federico Vincenti. L’iniziativa ha, quindi, suscitato subito l’interesse dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, con cui è stata avviata la realizzazione del portale.

IL PORTALE
Operando attraverso un sistema di inventariazione e di catalogazione partecipata basata sul software Sicap Web, il portale www.mediarchivefvg.it raccoglie e aggrega migliaia di documenti, immagini e informazioni tratte dagli archivi dell’Anpi di Udine e di Pordenone e da quello dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione. Attraverso questa preziosa banca dati, la memoria dei fatti e dei personaggi, che hanno inciso sul territorio regionale nel corso del ‘900, potrà mantenersi vitale nel confronto con le nuove generazioni in contesti sociali, culturali e politici in costante trasformazione.
Ma il ricercatore o l’appassionato di storia contemporanea cosa può trovare nel portale? Il sito permette di indagare e studiare la storia locale accedendo a distanza a un corpus di materiali anagrafici e storico-documentari molto ricco e rilevante che copre l’arco temporale dai primi del Novecento agli anni ’90. Una parte corposa riguarda la guerra di Liberazione dal nazi-fascismo e gli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale. Sono, inoltre, disponibili più di duemila schede anagrafiche del partigianato che trasferiscono in digitale documenti originali cartacei. Il portale offre anche la possibilità di inserire file audio e video. «Nell’archivio dell’ANPI sono state ritrovate diverse pellicole, alcune delle quali sono interviste fatte a partigiani negli anni ’80. Questi filmati, però, devono ancora essere catalogati e digitalizzati – spiega Stefano Perulli -. L’implementazione della sezione audiovisiva sarà un prossimo step del portale».

RILEVANZA DEL PROGETTO E SVILUPPI FUTURI
La realizzazione dell’archivio multimediale online è di evidente importanza. Se da una parte favorisce la conoscenza, la divulgazione di informazioni storiche e la trasmissione della memoria secondo le esigenze di una società sempre più connessa virtualmente, dall’altra permette di tutelare le fonti documentali dal passare del tempo, che rovina inesorabilmente carta, pellicola e nastri magnetici. Inoltre, pone le basi per incrementare il dialogo e la collaborazione con altre realtà e istituzioni archivistiche presenti in regione: «La prima fase del progetto è stata resa possibile grazie all’ottima collaborazione dell’ANPI con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione. Auspichiamo che in futuro anche altri enti e associazioni aderiscano all’iniziativa», afferma Dino Spanghero.

Comunicato Stampa