Marino Salvador è una voce significativa della figurazione friulana. Dopo un lungo percorso di figurativo non alieno dalla presentazione di passi di forti provocazioni, l’autore da qualche anno si presenta con una gamma cromatica rinnovata e una geometria incline ai cromatismi rossi, gialli, azzurri, viola, blu, in un vortice che pare rappresentare il mondo dei sentimenti e delle urgenze esistenziali. Dico geometrismi in quanto l’artista rappresenta figure come triangoli, quadrati, trapezi e poligoni irregolari, che giocano il ritmo dei colori in un’ottica per cui il senso del movimento è avvolgente in chi guarda l’opera.
Il dinamismo che avvolge il lettore di questi quadri è di grande impatto, ti senti coinvolto in un moto perpetuo che richiama proprio la logica della nostra esistenza e lo scorrere del tempo storico che sta attorno ad ognuno di noi. Soprattutto noi gente del duemila, avvolta in un moto perpetuo, per cui la voce del verbo “fare” e il sostantivo “relazioni” ci impegnano in una rincorsa disperata. Il caleidoscopio cromatico di Salvador ci induce ad osservare il nostro scorrere spazio temporale, in una perpetua alimentazione di forze ed energie che si susseguono, fino, alla fine di un secolo e anche oltre.
© vito sutto per instArt
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