Terzo incontro in Carnia per “Dante e l’ammirazione della realtà: un percorso di fisica e matematica tra letteratura e arte”, progetto interdisciplinare di divulgazione scientifica dell’Università degli Studi di Trieste.
Venerdì 13 agosto alle ore 20:30 alla Pieve di San Pietro in Carnia (UD), Gianni Cimador, scrittore e docente, declamerà alcune delle più celebri terzine dantesche, accompagnato all’organo da Denny Puntel, giovane dottorando in Fisica dell’Ateneo giuliano, in un connubio che renderà ancora più emozionante la Divina Commedia.

L’appuntamento è a ingresso libero ed è aperto a curiosi di tutte le età in possesso di Green Pass (non richiesto per i minori di anni 12), fino al raggiungimento dei posti disponibili prenotabili su https://dantescienzeunits.it/
Per ulteriori informazioni scrivere a dantescienzeunits@gmail.com o visitare il sito https://dantescienzeunits.it/ .

Abbinato all’incontro, fino al 31 agosto, alla Polse di Coûgnes (UD), è visitabile la mostra itinerante “Dante e l’ammirazione della realtà” in cui pannelli ed exhibit riprendono alcuni fenomeni e concetti fisici e matematici descritti da Dante nella Divina Commedia, spiegandoli alla luce delle conoscenze scientifiche.
Alle terzine dantesche, tradotte anche in friulano (dalla versione di Aurelio Venuti, La Divine Comedie, Udine, Kappa Vu, 2016) e in sloveno (dalla versione di Andrej Capuder, Božanska komedija, Trieste, Založništvo tržaškega tiska, 1991), sono abbinate infatti spiegazioni alla luce delle “leggi” scientifiche non note all’epoca del Sommo Poeta.
Grazie alle visite guidate abbinate alla mostra si potranno ad esempio approfondire, anche in modo interattivo, fenomeni quali la riflessione, la rifrazione della luce e l’arcobaleno, l’origine delle macchie lunari e l’esperimento dei tre specchi che Beatrice suggerisce a Dante per confutare le sue idee in proposito.

Il progetto “Dante e l’ammirazione della realtà”, che si sta svolgendo in vari luoghi del Friuli Venezia Giulia, ha l’obiettivo di far superare una certa divisione, non sempre esplicitata, tra i vari saperi (umanistico, scientifico, artistico) prendendo spunto da Dante e, in particolare, dalla Divina Commedia. Nella sua opera più nota, infatti, Dante mostra un approccio inclusivo in cui concetti fisici e matematici sono descritti con precisione scientifica e al contempo tramite alte vette artistiche – tra tutte la celeberrima “e uscimmo a riveder le stelle” – che hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo. La Divina Commedia non è solo una meravigliosa opera artistica ma contiene numerosi spunti scientifici stimolanti anche nel contesto contemporaneo, esemplificativi di uno sguardo attento sulla realtà che è proprio della scienza moderna.

Collaborazioni – L’iniziativa nel Comune di Zuglio (UD) è possibile grazie al patrocinio del Comune stesso e alla preziosa collaborazione con la Fondazione La Polse di Coûgnes e i gruppi di volontari animatori delle diverse attività.

Comunicato stampa

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