Un testo imprevedibile e spiazzante quello portato in scena da Giuliana Musso al teatro Modena di Palmanova (cartellone Ert Fvg 2019/2020) giovedì 20 febbraio. “La scimmia” (Prima nazionale a Mittelfest 2019), liberamente ispirato al racconto di Franz Kafka “Una relazione per un’Accademia”, tradotto da Monica Capuani, scritto dalla stessa attrice vicentina di origine, udinese di adozione, è un monologo originale e complesso, un racconto allegorico di una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé. La scimmia al centro della scena che racconta la sua esperienza di animale “umanizzato” parla agli uomini di quella che è la loro stessa condizione in un mondo non più disposto a riconoscere all’individuo la sua unicità.
L’animale, divenuto star del varietà, è un fenomeno: canta, balla. Un buffone, un mostro comico. Lo spiega Musso stessa nelle note di presentazione dello spettacolo. “Il tema principale che ho voluto sviluppare è l’adattamento dell’individuo ad un sistema culturale violento, dominante, pericoloso. Violento perché normalizza la violenza, dominante perché gerarchizza tutti gli esseri viventi, pericoloso, perché ci spinge a una razionalità disumanizzante”. Giocando in perfetto equilibrio tra il mondo umano e quello animale, la Scimmia racconta ad una platea di illustri Accademici la sua storia: scimmia libera, unica sopravvissuta di una battuta di caccia, catturata, ingabbiata e torturata che per sopravvivere alla violenza sceglie di imitare gli umani che l’hanno fatta prigioniera. L’unica resistenza quindi è l’adattamento fino al punto da trasformarsi in un uomo e in un attore del varietà. Ed è qui che Musso rivela un’altra sua passione: quella per la natura buffonesca dei caratteri di commedia.
La scimmia è uno spettacolo stimolante sotto il profilo dei contenuti e di grande impatto scenico pur nella semplicità dell’allestimento: una sedia da regista, un appendiabiti e una cornice con un perimetro di luci bianche. Le musiche originali composte ed eseguite da Giovanna Pezzetta e i movimenti a cura di Marta Bevilacqua sottolineano con misura e rigore la recitazione di Giuliana Musso all’ennesima prova d’attrice straordinaria per tecnica e intensità emotiva (perfetto il trucco di Alessandra Santanera e giustissimi i costumi di Emanuela Cossar).
L’umanità dolente e sottomessa de La scimmia cui dà corpo e voce è impressionante: nella postura, nel movimento, nell’uso della voce e nella mimica del volto. “E’ a suo modo un buffone – osserva Musso – tenero come Charlot, diabolico come un arlecchino”.
Una scimmia malinconica e rassegnata che alla fine ci ricorda impietosamente quanto costi agli uomini, anche e soprattutto a quelli di oggi, rinunciare all’unicità per omologarsi, con i pensieri e con le azioni, alla massa.
Il pubblico del teatro Modena di Palmanova ha saluto Giuliana Musso con un lungo e caloroso applauso.

Repliche al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia venerdì 21 febbraio, al Teatro Miotto di Spilimbergo martedì 10 marzo, all’Auditorium Polifunzionale di Talmassons venerdì 20 marzo, al teatro Clabassi di Sedegliano venerdì 27 marzo e al teatro Bon di Colugna di Tavagnacco sabato 28 marzo. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 20.45.

Rita Bragagnolo © instArt

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