Venerdì 23 luglio 2021 – Arena Parco delle Rose
h 19.30 HUUN-HUUR-TU musiche tradizionali di Tuva e Mongolia
h 21.30 TIGRAN HAMASYAN TRIO “THE CALL WITHIN”

A GradoJazz 2021 è il momento della “Asian Night”. Venerdì 23 luglio una serata che si preannuncia ricca di suggestione, con dei protagonisti che vengono da lontano, così come “lontano” porteranno il pubblico gradese, grazie alle loro sonorità ancestrali…
Alle 19.30, sul palco dell’Arena Parco delle Rose, saliranno gli Huun-Huur-Tu, gruppo proveniente da Tuva, regione della Siberia al confine con la Mongolia, incastonata nel cuore delle steppe dell’Asia Centrale. Questi incredibili musicisti sono stati definiti dal New York Times “un miracolo musicale”; il Newsweek ha descritto il loro cantante Khovalyg “il Pavarotti del canto laringeo”. Questo quartetto riuscirà a far vivere al pubblico uno straordinario incontro con una tradizione etnica lontana ma estremamente affascinante e di enorme pregio nell’ambito della musica popolare. Gli Huun-Huur-Tu padroneggiano sonorità trasmesse da singolari strumenti a corda e percussivi, ma soprattutto dominano una vocalità misteriosa per i nostri canoni d’ascolto, con canti rituali che sviluppano il suono laringeo, tipico delle antiche tradizioni sciamaniche asiatiche.

Lo spettacolo che segue, alle 21.30, vede protagonista il pianista armeno Tigran Hamasyan, in trio con il suo nuovo progetto “The Call Within”.

Questo lavoro non è soltanto un album musicale, ma rappresenta un viaggio epico nell’invisibile mondo interiore di Hamasyan, pianista dall’età di 3 anni, che a 18 ha vinto il primo premio al Montreux Jazz Festival e a 21 l’autorevole premio Thelonious Monk a New York, (consegnatogli da Herbie Hancock).

L’artista armeno vive in un mondo interiore onirico, dove il processo creativo è il mezzo per sentirsi cosciente. «Secondi indicibili di desiderio, realizzazione subliminale e per lo più gioia riempiono il corpo quando nasce un’opera d’arte, una poesia o una melodia, perché l’umanità possa scoprire cos’è invisibile: il mistero divino», dichiara Hamasyan. L’album che presenterà sul palco di Grado esplora le sue fonti d’ispirazione: la poesia, il popolo armeno cristiano e precristiano con le sue storie e leggende, l’astrologia, la geometria, l’antica pittura armena e le incisioni rupestri, la cinematografia. Un percorso tra realtà storica e mondo immaginario e probabilmente il progetto più energico e ad alta intensità di Hamasyan che, oltre al pianoforte, userà la voce e i synth. Con lui sul palco Evan Marien al contrabbasso e Arthur Hnatek alla batteria. 

Biglietto unico valido per i due concerti online su Vivaticket e Ticketone.

La sera del concerto la biglietteria al Parco delle Rose apre alle 18.30

Info&prenotazioni: tickets@euritmica.itwww.euritmica.it

La settima giornata di GradoJazz prevede anche altri due appuntamenti: alle 9 e alle 10.45 ai Giardini Marchesan l’ultimo dei laboratori musicali per bambini dai 6 ai 10 anni a cura di PraticaMente Musica (info al numero 3456968954) e la seconda passeggiata curata dal FAI (Fondo Italiano per l’Ambiente), delegazione di Gorizia, con ritrovo alle 18.20 davanti alla Casa della Musica di Piazza Biagio Marin, per un viaggio alla scoperta della città di Grado. (prenotazioni online a questo link https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/grado-di-ieri-giro-nella-citta-vecia-13247/

Comunicato stampa

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