Il 12 gennaio 2022, ricorreva il centesimo anniversario della fondazione degli Amici della Musica di Udine. Per l’occasione si è esibito il pianista lituano Kasparas Uinskas che ha presentato un programma dedicato interamente all’ungherese Franz Liszt. Per celebrare l’importante ricorrenza, la presidentessa Luisa Sello, dopo le parole di presentazione del concerto, ha comunicato che il prestigioso traguardo è stato celebrato con la pubblicazione di un libro con tutte le locandine dei concerti, delle stagioni e degli interpreti protagonisti di questi cent’anni di storia. Medesimo intento celebrativo hanno avuto le parole del sindaco di Udine Pietro Fontanini, che ha avuto parole di elogio per il prestigioso traguardo, rammentando poi come l’amministrazione comunale di Udine si sia sempre storicamente impegnata nell’associazone con la presenza di vari sindaci (ha Ricordato la figura di Elio Morpurgo, presidente dell’associazione e sindaco di Udine, morto durante la guerra sul treno per Auschwitz) e con la messa a disposizione di molte sale cittadine, fra cui quella del Castello che fra non molto sarà maggiormente fruibile col costruendo ascensore. Parole di elogio sono state pronunciate anche dalla signora Francesca Venuto membro della Fondazione Friuli, storico sponsor dell’associazione.

Poi l a musica. Come gIà si accennava, il programma è interamente dedicato a Franz Liszt e comprende tre studi (i numeri 3,4 e 5), una composizione sul Sonetto 123 del Petrarca, la perifrasi della Widmung di Robert Schumann e la Sonata in si minore S 178. Come si può vedere, un programma di impegno estremo che Uinskas affronta con estrema facilità, grazie a mezzi tecnici assolutamente straordinari che gli permettono di rendere le pagine più ardue di Liszt in maniera estremamente appropriata, rendendo alla perfezione quell’aria quasi di improvvisazione che caratterizza le sue composizioni. Badate bene, le note sono tutte scritte, sono tante e Uinskas le fa tutte, traendo da questa estrema difficoltà tecnica un pianismo che è al contempo potenza, leggerezza, agilità e poesia. Emozionante. Uinskas rende alla perfezione la poetica di Liszt, basata com’è su freschezza melodica, virtuosismo strumentale e potenza sonora, con una facilità che appare, all’ascoltatore, quasi disarmante.

Grandi e prolungati applausi salutano la fine di questo concerto e convincono il giovane lituano a concedere ben due bis con, ovviamente, Franz Liszt.

Sergio Zolli © instArt

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