IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI di Camille Saint-Saëns

Prendete uno dei più grandi compositori francesi dell’Ottocento, un gruppo di animali, veri o di fantasia, e due animali da palcoscenico e della comicità, ovvero I Papu, ed avrete così creato uno zoo musico-teatrale dove perdervi nella fantasia, cullati da meravigliose note e con la visione di stupende illustrazioni del pittore pordenonese Alberto Magri.
Per iniziare il nuovo anno scolastico ed offrire questa divertentissima versione al pubblico, venerdì 23 settembre, alle ore 21.00, all’Auditorium dell’Istituto Vendramini di Pordenone, andrà in scena Le Carnaval des Animaux, ossia Il Carnevale degli Animali, di Camille Saint-Saëns, dove protagonisti saranno con i loro testi Andrea Appi e Ramiro Besa, al secolo I Papu che, dopo l’esperienza di Pierino ed il Lupo, si cimenteranno nuovamente nella narrazione a commento di una partitura di musica classica, accompagnati dal duo pianistico formato dai maestri Matteo Andri e Federico Lovato e dall’ensemble strumentale Gabriel Fauré Consort, diretti da Emanuele Lachin. A cornice dello spettacolo le video illustrazioni creata appositamente dalla magica mano del pittore Alberto Magri.
Il Carnevale degli Animali di Camille Saint-Saëns, per pianoforte a quattro mani e piccolo ensemble orchestrale, è un piccolo capolavoro del compositore francese, scritto appositamente per festeggiare il martedì grasso con gli amici, ed eseguito a Parigi il 9 marzo 1886 per la prima volta, in forma privata.
Si tratta di una “grande fantasia zoologica”, come venne definita al tempo, composta da quattordici brani che ritraggono come caricature i protagonisti, che per l’appunto sono animali, interpretati dal pianoforte suonato dal duo pianistico e dall’ensemble orchestrale composto da flauto, ottavino, clarinetto, archi ed uno xilofono.
L’evento è organizzato dall’Associazione Musicale Gabriel Fauré, in collaborazione con l’Istituto “E. Vendramini”, con il patrocinio del Comune di Pordenone e grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.

comunicato stampa

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