Sindaco Luca Postregna: “è un progetto di paesaggio, non solo un festival”

Ikarus, ovvero Integrazione, Cultura, Ambiente, RUrale, Sostenibile, è il Festival che unisce eventi culturali, arte, escursioni, attività formative e buone pratiche per valorizzare i territori della Green Belt del Friuli Venezia Giulia che corrono lungo il confine con la Slovenia.

Oggi è stato presentato il ricco programma di eventi ed attività che iniziano il 7 settembre e proseguono fino al 17 ottobre e che sono stati ideati per promuovere le specificità del territorio, le tradizioni, le attività produttive, le professionalità e le bellezze naturali.

Un gran lavoro di squadra coordinato da Comune di Stregna che coinvolge oltre 50 partner e patrocini tra Comuni, organizzazioni no profit, aziende e associazioni.

Proprio in questa condivisione di intenti sta la forza di Ikarus che, infatti, è vincitore dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura: solo otto progetti sono stati finanziati tra i 643 presentati e, tra loro, c’è Ikarus.

“Ikarus è nato con l’idea di valorizzare i territori e i piccoli borghi della Green Belt transfrontaliera unendoli in un obiettivo di crescita comune e condivisa. – spiega il Sindaco di Stregna, Luca Postregna È un progetto di paesaggio, non solo un festival: uniamo la conoscenza dei luoghi alla massima sostenibilità ambientale degli eventi.”

“La forza e l’unicità di Ikarus stanno nell’aver costruito un gruppo di lavoro numeroso che unisce realtà molto diverse, pubbliche e private: dai comuni alle associazioni, dagli enti no-profit alle aziende agricole. Il sostegno di Mittelfest, ci tengo a ricordarlo, ha fatto la differenza nell’essere volano nella valorizzazione del progetto.

Ikarus è iniziativa multiculturale che spazia tra arte e natura, tradizione e storia. È plurilingue, esattamente come la terra che racconta: tutti i materiali di Ikarus, infatti, sono tradotti nelle tre lingue della Green Belt, italiano, sloveno e friulano.”

Come ha spiegato Francesca Visintin della Rete EGB Italia, l’European Green Belt (cintura verde europea) è il nome dato alle ex zone di confine tracciate dalla Cortina di ferro che, da nord a sud, per 12.500 km, divideva l’Europa in due blocchi: abbandonate dopo l’utilizzo militare, oggi queste aree rappresentano un unicum a livello geografico, storico e naturalistico. In Friuli Venezia Giulia, la Green Belt corre a ridosso del confine con la Slovenia e ha saputo mantenere e preservare nicchie importanti di biodiversità. “L’obiettivo – ha dichiarato – è trasformare queste zone in un corridoio ecologico dove la natura, a sua volta, diventi strumento di cooperazione di frontiera.”

“Il progetto Ikarus racchiude due caratteristiche molto importanti a cui tengo particolarmente– ha sottolineato l’Assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli da un lato, il coinvolgimento e la cooperazione tra molti attori sul territorio – perché è vero che l’unione fa la forza, soprattutto in un territorio così ricco di piccoli comuni – e, dall’altro, il recupero di risorse economiche dai privati.”

“Come Ente Friuli nel mondo – ha commentato il presidente Loris Bassodivulgheremo il progetto Ikarus alle comunità degli oltre 360 fogolar nel mondo, con lo scopo di promuovere l’importante economia del cosiddetto turismo di ritorno, facendo conoscere a chi ha lasciato il FVG le nicchie meno conosciute della nostra regione.

Luigia Negro della SKGZ (Unione regionale economica slovena) ha portato i i saluti della minoranza slovena: “fin dall’inizio abbiamo sostenuto Ikarus perchè valorizza tutte le lingue presenti sul territorio transfrontaliero, proprio quest’anno che sono 20 anni della legge 38 del 2001 che riconosce e tutela la minoranza slovena in FVG”.

Il programma

Il programma di Ikarus si snoda geograficamente lungo 4 aree geografiche: le Alpi, le Valli del Torre, le valli del Natisone e il Collio.

Il primo appuntamento di Ikarus è il 7 settembre alle 18 al Rifugio Guglielmo e Giovanni Pelizzo con il concerto della BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra, la band che esplora i suoni e dei timbri della musica rom, klezmer, balkan e mediterranea.

Il programma è poi suddiviso in diversi percorsi tematici che ogni settimana avranno diversi protagonisti, calendari, orari e luoghi.

Le passeggiate di Ikarus – Le Valli tra l’estate e l’autunno: lo spettacolo della natura e delle sue colorate creature, un patrimonio di cultura e storie: in compagnia di guide esperte, si possono scegliere camminate brevi e lunghe, adatte a tutti.

Concerti del gusto – Da Bach a Piazzolla, dalle fisarmoniche alla brass band e dal salato al dolce: con i Concerti del gusto, organizzati grazie a Piccolo Opera Festival, si scoprono i sapori delle Valli e mondi musicali emozionanti organizzati nelle realtà produttive e conviviali tipiche.

Kamishi-bike – è un progetto di “teatro diffuso” che catapulta alle origini stesse del teatro. Prendendo spunto dal teatro giapponese Kamishibai, il CTA Gorizia porta il teatro nei piccoli borghi delle Valli del Natisone e del Torre, in Val di Resia e nel Collio Goriziano. E lo fa utilizzando la bicicletta, mezzo antico, ecologico e allo stesso tempo simbolo di riavvicinamento alla natura e alla riscoperta del paesaggio, con lʼintento di recuperare quel senso di comunità e di socialità fra le persone che in questi ultimi anni si era appannato.

Il mare nel bosco – Quattro racconti, accompagnati da foto d’archivio storico e voce narrante, si alternano a quattro momenti di immaginazione onirica resi visuali dalle animazioni analogiche dal vivo e dall’interpretazione di un’attrice. Durante questo viaggio la musica e il disegno sonoro di Gushi e Raffunk creano il filo conduttore della storia.

Camminate-concerto – Immersi nella natura e nelle tradizioni delle Valli, tre passeggiate inusuali in compagnia di tre compagini concertanti fra castelli, vigneti e chiesette.

Affiliamo! Gli arrotini della Val Resia raccontano – Visita guidata alla mostra “Taglia Cuci e Pedala: il costume storico in bicicletta”: forbici da sartoria antiche e moderne, costumi storici e tradizionali biciclette degli arrotini con dimostrazione delle varie tecniche di affilatura. È possibile, previa prenotazione, far affilare i propri utensili presso il Museo.

I grandi classici – omaggio ad Astor Piazzolla, Pierino e il LÔf di Sergej Prkofiev, Histoire du Soldat di Igor Stravinsky a Lusevera, Faedis e Drenchia.

La mostra fotograficaUn fotografo, un paese, Capriva e il Collio negli anni della Guerra Fredda”  dall’Archivio Comunale Mario Grion  e l’installazione
di Gianni Osgnach che si potrebbe definire arte organica, fatta dall’uomo per l’uomo.

Come partecipare agli eventi

La partecipazione agli eventi è gratuita con obbligo di esibizione del Green Pass e prenotazione obbligatoria tramite registrazione sul sito www.ikarusfest.eu

Sul sito è consultabile e scaricabile tutto il programma dettagliato del festival Ikarus.

Comunicato stampa

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