Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa oggi pomeriggio dalla Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia e la relativa risposta della Fondazione Pordenonelegge.

ASSOSTAMPA

I fotografi sono giornalisti a tutti gli effetti. Dunque non è accettabile alcuna discriminazione, nemmeno con le motivazioni dettate dalla situazione eccezionale che stiamo vivendo da mesi, nei confronti di chi fa giornalismo per immagine.

Non è ben chiara, a dire il vero, la email arrivata in questi giorni dall’ufficio stampa di Pordenonelegge, prestigiosa manifestazione che si svolge da anni nel Friuli Venezia Giulia.

Leggiamo nella nota: “Non sono previsti posti in piedi, per questa ragione non sarà possibile, quest’anno, l’accreditamento dei fotografi”.

Ben consci delle difficoltà di questo periodo, non si comprende il motivo per il quale, se da un lato è giustamente possibile l’accreditamento dei giornalisti della parola scritta, dall’altro si vieta l’accreditamento e dunque l’ingresso ai giornalisti fotografi.

Dovrebbe essere chiaro a tutti, uffici stampa compresi, che non c’è differenza fra chi usa la parola scritta e chi utilizza la macchina fotografica nel lavoro quotidiano di giornalista.

Se invece, come immaginiamo, il testo è causato dalle numerose richieste da parte di fotoamatori, appassionati e quant’altro, forse sarebbe stato meglio sottolinearlo nel testo stesso e agire di conseguenza.

È chiaro infatti che, anche nei festival e nelle manifestazioni di vario tipo si tengono nel Friuli Venezia Giulia, i giornalisti fotografi si muovono comunque con tutte le attenzioni e prudenze del caso, visto il difficile periodo che stiamo affrontando.

Per questo Assostampa Fvg chiede agli organizzatori della manifestazione di ripensare quello che di fatto diventa un’inaccettabile discriminazione nei confronti dei giornalisti fotografi e una limitazione del diritto di cronaca.

FONDAZIONE PORDENONELEGGE

Relativamente alla nota diffusa nel pomeriggio di venerdì 4 settembre da Assostampa Friuli Venezia Giulia in merito alle modalità di accreditamento stampa per l’edizione 2020, Fondazione Pordenonelegge precisa che nessuna richiesta di accredito proveniente da fotografi iscritti all’Ordine dei Giornalisti è stata respinta alla data di martedì 1* settembre (termine limite entro il quale andavano inviate le richieste di accredito al festival).

L’organizzazione di pordenonelegge ha doverosamente recepito le raccomandazioni a garanzia della pubblica sicurezza nell’anno pandemico: quindi la necessità di prevedere l’accesso alle sedi di incontro con posti assegnati e regolarmente distanziati e previa registrazione dei dati di ciascuno spettatore.  Indicazioni specifiche sono state diffuse a seguito di richieste di numerosi fotografi (non iscritti all’Ordine dei Giornalisti), in considerazione della modalità di svolgimento del loro lavoro che non prevede posto a sedere. Fondazione Pordenonelegge ha vagliato ciascuna richiesta, avendo massimo rispetto del lavoro dei giornalisti professionisti ma anche dei fotografi professionisti non iscritti all’Ordine dei Giornalisti, e ha individuato soluzioni in merito a ciascuna richiesta, perché ognuno possa svolgere il suo lavoro al festival, malgrado le complicazioni sopraggiunte per l’edizione 2020.

Ai giornalisti accreditati al festival anche quest’anno pordenonelegge riserverà inoltre un programma di incontri stampa realizzati proprio per facilitare il lavoro in una manifestazione complessa e ricca di protagonisti. Per i fotografi iscritti all’Ordine dei Giornalisti e per i fotografi professionisti non iscritti sono garantite modalità di shooting con i protagonisti, previa richiesta e accordo con le case editrici. Per essere più vicina al suo pubblico ma anche per favorire il lavoro e garantire il diritto di cronaca Fondazione Pordenonelegge ha programmato la video registrazione di una settantina di appuntamenti del proprio cartellone. L’impegno è come sempre al massimo perché la Festa del Libro sia un appuntamento piacevole per tutti, e utile per gli operatori e il tessuto produttivo della città e della regione.

Comunicato Stampa

 

 

 

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