Il folle convivio dell’arte come resilienza alla negazione delle folle

Ritorna da fine giugno 2021 il Festival Maravee riaccendendo i riflettori sull’empatia, l’interattività e il coinvolgimento emozionale!
Dopo aver concentrato il progetto 2020 in estate, facendo fronte alle restrizioni di quella difficile annualità e portandola fino al 27 giugno corrente, quando chiuderà i battenti la mostra Io Abito alla Galleria Civica di Pirano, con l’edizione 2021 Maravee approda alla sua 20° edizione.
“Vent’anni d’intrecci dialoganti fra arte e spettacolo – afferma la direttrice artistica Sabrina Zannier – che nella lunga tenuta temporale hanno premiato i tre aspetti fondativi del Festival: la messa in scena emozionale della società coeva, la valorizzazione di location storiche e naturalistiche attraverso l’animazione della creatività contemporanea e il costante dialogo artistico tra il qui e l’altrove per costruire un orizzonte glocal”.
Intitolata MARAVEE FOLLE. Il folle convivio dell’arte come resilienza alla negazione delle folle, organizzata dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Grado e Gemona del Friuli e delle slovene Obalne Galerije Piran, grazie alle collaborazioni di Gervasoni, Comunità Collinare, Comune di Colloredo e CP & Partners, l’edizione 2021 inscenerà una ricca carrellata di eventi che da fine giugno arriverà all’autunno nelle location storico-architettoniche e industriali del Friuli Venezia Giulia – il sedime dell’ex Chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Gemona del Friuli, il Castello di Colloredo di Monte Albano, la Casa della Musica e l’ex Cinema Cristallo di Grado e la fabbrica Gervasoni – per poi approdare nell’inverno 2022 alla tappa transfrontaliera delle Obalne Galerije Piran.
Maravee mette in scena l’anima che ha fondato la sua riconoscibilità: il convivio linguistico fra arti visive e spettacolo, sul quale ha costruito il concept di un “Teatro dell’arte” animato da tematiche socialmente condivisibili. Dopo anni dedicati a puntuali temi individuati su riflessioni sociologiche e filosofiche nell’esistenza quotidiana collettiva, in occasione del proprio ventennale Maravee eleva a oggetto di riflessione quel concetto di convivio sconfinante che dal 2002 è stato individuato come urgenza di relazione e condivisione creativa, necessaria per sottolineare il senso dell’arte e per amplificarne la diffusione.
Lo fa contemplando ancora la società coeva, in cui si registra l’indubbia metamorfosi esistenziale dettata dalla pandemia, che ha iperbolizzato l’era delle grandi incertezze e sta dettando la necessità di un’umanizzazione rigenerata della società, come scrive il filosofo e sociologo Edgar Morin, noto per il suo approccio transdisciplinare.
Il “Folle convivio dell’arte” indica la volontà e la capacità di superare limiti e confini, per generare spettacoli che nascono dalla poetica di altre opere, entrambe dedicate alla ricerca della felicità dell’uomo contemporaneo, anche coinvolgendolo in performance partecipate.
E’ questo sconfinamento che Maravee intende inscenare come “Resilienza alla negazione delle folle”, intese come moltitudini di persone riunite in un luogo, che l’arte in parte contempla coinvolgendola nelle opere e in parte intende raggiungere con la sua pervasività.
La mancata partecipazione alle folle, il distanziamento e il rallentamento della vita sociale sono terreno fertile per uno sguardo a ritroso nel tempo, alla ricerca di pensieri e opere che nella loro valenza umanistica conservano indicazioni in ogni epoca foriere di nuove vie. Maravee Folle si appella quindi a Il Convivio e alla Divina Commedia di Dante Alighieri, che unendo l’opera alle vicende della vita, nel 700° anniversario della sua morte riafferma di aver parlato all’umanità intera, affinché essa, oggi come allora, possa intraprendere un percorso di redenzione.
Convivio inteso come vita culturale condivisa, che attraverso la metafora del cibo si eleva a “banchetto di sapienza”, in cui avviene un contatto profondo, teso tra filosofia e amore, offerto da Dante in lingua volgare, con intento divulgativo. Con lo stesso intento, Maravee inscenerà come vivande (le canzoni dantesche) opere di prosa, danza e musica, accompagnate da video e fotografia; e come pane (il commento dantesco alla canzone) le scenografie nutrite di altre opere, ossia il linguaggio visivo e i commenti curatoriali come suggerimenti emozionali e concettuali per gustare le vivande.
CALENDARIO
25 giugno 2021
Umana Commedia: le folle guidate dal folle
Gemona del Friuli, Sedime ex Chiesa della Beata Vergine delle Grazie
9 luglio 2021
Guarnerius in Convivio
Colloredo di Monte Albano, Palco nel parco del Castello
28 agosto —  26 settembre 2021
Convivio alla finestra
Grado, Casa della Musica
11 settembre —  3 ottobre 2021
Blossoms
Grado, Cinema Cristallo
8  — 22 ottobre 2021
Corpi di resilienza
Fabbrica e show-room Gervasoni
Gennaio / febbraio 2022
Angeli o bestie?
Pirano (Slovenia), Obalne Galerije Piran

comunicato stampa