La manifestazione Danceproject Festival, giunta alla XIX edizione, torna anche quest’anno forte del rinnovato e prestigioso riconoscimento (su base triennale) da parte del Mic- Ministero della Cultura come festival di danza nazionale. La manifestazione è inoltre sostenuta dalla Regione FVG ed è organizzata come sempre dall’ACTIS – Associazione Culturale Teatro Immagine Suono di Trieste in coorganizzazione  con il Comune di Trieste.

La XIX edizione della manifestazione Danceproject Festival inaugurerà il 3 settembre alle ore 19 presso lo spazio antistante il boschetto del Ferdinandeo, parco urbano del Farneto (TS) nell’arena viaggiante della compagnia Teatro Bandito con lo spettacolo dedicato ad un pubblico di tutte le età,“Operativi”, teatro fisico e clownerie sul tema dell’assurdità della guerra, con Umberto Banti, Andrea Ruberti e Dadde Visconti.

Tre clown-soldati, reduci di tutte le guerre della storia, arrivano alla guida della loro jeep per innalzare un monumento ai caduti di ogni guerra e ricordare quanta stupidità ci sia stata nella storia. Cosa accade se sono proprio loro a ricadere nel vizio che denunciano?Ecco che allora tutto si confonde e si finisce per ridere della stupidità della stupidità.Tra gags divertenti e sorprendenti, fraintendimenti e tradimenti, si guarda all’ingenuità dei clown e alla debolezza dell’uomo, per ridere di entrambi nello spettacolo ma anche per ripensarci tornando a casa.

Nello stesso giorno dalle 21 la serata sarà tutta dedicata a Pier Paolo Pasolini. La  compagnia di Parma Artemis Danza, una delle eccellenze del panorama nazionale, presenterà in prima assoluta “Nessuno parlava- prologo d’Orgia” che ruota attorno al tema del rito e della coppia affrontato nella produzione artistica e letteraria di Pier Paolo Pasolini. Nell’anno del centenario di Pier Paolo Pasolini, Agostino Rocca e Costanza Leporatti propongono una pièce ispirata al prologo di Orgia. In scena un attore-performer ed una danzatrice danno corpo e voce alle parole del filosofo, accompagnati da un live electronic polistrumentale.

Un corpo, pulsante, erotico, estasiato dalla sofferente danza nell’orbita del potere alla frenetica ricerca della libertà, quella vera, la stessa degli animali. Un altro corpo, occhio mascherato, attento e guardingo, affamato dall’inconoscibile e assetato dalla diversità. Mangia, sgranocchia la società con parole e suoni instaurando una relazione oggettuale simile all’innamoramento. Un Happy meal rituale e corporale.

A seguire verranno proiettati dei video di danza per le coreografie di Monica Casadei “Visioni pasoliniane”, produzione Artemis Danza.

Il 4 settembre, sempre al Ferdinandeo, all’interno dell’arena viaggiante, andrà in scena alle 19 lo spettacolo di teatro fisico “Il viaggio di Giovannino tratto da Gianni Rodari (produzione Teatro Bandito) di e con Andrea Ruberti con la Compagnia produzione FratelliCaproni. Il viaggio di Giovannino è uno spettacolo poetico e divertente, che tratta due temi, il viaggio come esperienza di vita, e l’incontro, visto come apertura alle culture diverse.

Giovannino Perdigiorno è un grande viaggiatore, viaggia in automobile, in moto, in monopattino, a piedi, in aeroplano, viaggia in dirigibile, col carrettino a mano, con il treno diretto e con l’accelerato, ma un paese perfetto non l’ha ancora trovato…Giovannino cerca un paese perfetto dove gli errori non esistono e viaggia, attraversando paesi fantastici, incontrando persone di luoghi diversi, che hanno nasi a forma di pipa o che rimbalzano come palle di gomma che vivono nei frigoriferi o in case di cioccolata. Ogni volta impara qualcosa e capisce che l’esperienza del viaggio è più importante di qualsiasi perfezione, perché ti fa crescere. Impara che nel viaggio tutto è compreso, anche l’errore, e quando si sbaglia è un po’ come cadere… tuttavia un buon viaggiatore trova sempre la forza di rialzarsi e proseguire nel suo cammino.

Il 2, 3 e 4 settembre presso la sede dell’Actis di Trieste (via Corti 3/a) si terrà inoltre un laboratorio condotto da Andrea Ruberti “La poesia del movimento”: l’intento è di interpretare delle poesie non passando per la concretezza di una pantomima ma cercando nell’astratto del movimento per poi trasformarle in coreografia .

Per affrontare il lavoro non è necessario essere danzatori o mimi, ma si richiede all’allievo di sperimentare il movimento a partire dal proprio corpo e cercando nel proprio limite.

Andrea Ruberti dal 1988 al 1991 frequenta la scuola di teatro Q.D.G. Quelli di Grock diplomandosi come attore mimo (metodo De Croux). Negli anni approfondisce gli studi frequentando corsi e seminari di danza, clownerie, recitazione con artisti italiani e stranieri. Dal 1991 al 2011 è stato socio storico – membro della parte artistica – attore della compagnia teatrale Quelli di Grock. Nel giugno 2011 fonda con Alessandro Larocca, l’associazione culturale e compagnia teatrale IFRATELLICAPRONI.

I ticket degli spettacoli saranno acquistabili IN LOCO- interi 7 euro/ ridotti 5 euro

In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro dei Fabbri

Per informazioni: info@actistrieste.org – tel 0403480225- www.danceprojectfestival.it

Comunicato stampa

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