Il lavoro dei vincitori confluirà in una mostra, due convegni in fabbrica sui temi della visionarietà e dell’uso dei materiali fra estetica e tecnologia e in conferenze di presentazione dell’intero progetto e dei video prodotti.

Con la prima edizione del Concorso Mosaico&Design si avvia il progetto CREAttivo. Eccellenze FVG fra arte e impresa ideato dall’Associazione culturale Maravee con la direzione artistica di Sabrina Zannier e con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del partenariato del CRAF, dei Comuni di Spilimbergo e Gemona del Friuli, dell’Associazione culturale Opera Viva e delle slovene Obalne Galerije Piran.

Nato per sviluppare due obiettivi attraverso un concreto dialogo esperienziale CREAttivo intende alimentare nel settore manifatturiero idee, progetti e sapienze artigianali tese fra arte e didattica; portare nel sistema artistico e didattico metodologie e logiche aziendali per incentivare produzioni creative sostenibili.
Il fine è di promuovere e diffondere, a partire dalla ricerca creativa, il processo di estetizzazione e culturalizzazione della vita quotidiana.

Nel bando di concorso — avviato lo scorso aprile, in pieno lockdown — si chiedeva di ragionare sull’inserimento di un intervento musivo in tre oggetti di design, che facevano capo ad altrettante aziende e designers: il piano lavoro della cucina Loft progettata da Michele Marcon e prodotta da Snaidero, il pouf Brick disegnato da Paola Navone per Gervasoni, la sedia Dining di Michele De Lucchi per Very Wood.

L’obiettivo era di concepire un’opera musiva capace di dialogare con il design dell’oggetto, tenendo ben presente la sostenibilità produttiva di tale intervento nell’ambito delle logiche aziendali.

Molti e di grande qualità — come asserito dalla commissione composta da Giovanni Gervasoni per le aziende Gervasoni e Very Wood, Roberto Lizzi per la Snaidero Cucine, Gian Piero Brovedani, direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli e Sabrina Zannier, direttore artistico del progetto CREAttivo — i progetti presentati che hanno messo in luce grande attenzione alle richieste del bando, con proposte meditate dal punto di vista del concept di progetto, delle valenze estetiche e delle logistiche tecnico-produttive. Vivaci ed entusiastiche sono state le discussioni dei giurati nella scelta dei vincitori, individuati quasi all’unanimità, analizzando di ogni proposta la modalità di presentazione, la contemporaneità del gusto, funzionalità e sostenibilità.

Per il pouf Gervasoni il vincitore è lo spagnolo Luis Guerra Sobejano, che con la sua proposta musiva estende la poetica di un oggetto ispirato alla natura. Il pouf è un ceppo lavato e levigato, solcato da lisce crepe. Come dice Guerra Sobejano, “ricorda gli alberi pietrificati che riposano sui sassi del Tagliamento”. Ispirato dalla sua personale esperienza di camminate lungo i fiumi, il mosaicista spagnolo ha fondato l’intervento sull’idea di un’essenziale linea che attraversa la seduta Gervasoni solcandola. In quel solco – che ricorda le crepe nei vecchi legni, così come le venature dei sassi – inserisce l’intervento musivo in argilla bianca cotta, che bene si fonde con il legno chiaro. Come fossero sassi rimasti incastrati nel rotolamento dell’albero in acqua, le tessere musive amplificano la dedizione alla natura che connota il complemento d’arredo prescelto.

Vincitrice per il piano lavoro della cucina Snaidero è Beatrice Tagliapietra, che proponendo l’inserimento musivo in una fascia lineare incava, estesa dal piano anche allo spessore del tavolo, sottolinea da un lato il minimalismo dell’oggetto di design e dall’altro suggerisce un colto apporto culturale nel dialogo fra passato e presente. Immaginando che questo complemento d’arredo contemporaneo fosse stato “scavato”, Tagliapietra inscena l’idea del ritrovamento archeologico: una composizione musiva ispirata alle antiche pavimentazioni romane, facendo leva su due diversi motivi – uno a canestro e l’altro ispirato all’opus sectile (tecnica che utilizza marmi o paste vitree a intarsio).

La russa Polina Kazanovskaia è la vincitrice per la sedia prodotta da Very Wood, con un intervento musivo sul retro dello schienale, dichiarando una scelta che promuove un punto di vista insolito sull’oggetto, enfatizzando così lo sguardo a tutto tondo. Ispirandosi all’imbottitura della seduta, quindi riflettendo sulla trama dei tessuti, l’intervento musivo propone un intreccio che solo di primo acchito riflette la trama tessile, per poi denotare lo scarto con la trama musiva, personalizzata dalla varietà formale delle tessere e da un andamento più informale e fluido.

Il progetto CREAttivo è un work in progress che dall’idea creativa approda alla produzione manifatturiera per confluire, infine, nell’esposizione autunnale in cui i complementi d’arredo realizzati saranno raccontati attraverso i video e le fotografie che ne immortalano le fasi produttive facendo leva sull’idea che la relazione fra “arte / impresa / territorio” debba riguardare la vita quotidiana collettivamente condivisa.

“Quello che è andato prendendo corpo è un eccellente ed entusiasmante gruppo operativo – afferma la curatrice Zannier – che ci permette di realizzare le diverse tappe di un progetto concepito nella sua stessa articolazione come il work in progress che dall’idea creativa approda alla produzione manifatturiera. Lo sguardo del fotografo e del videomaker confluiranno oltre che nella mostra con azione teatrale, in due convegni in fabbrica sui temi della visionarietà e dell’uso dei materiali fra estetica e tecnologia e in conferenze di presentazione dell’intero progetto e dei video prodotti.”

Info: Associazione Maravee info@progettomaravee.com

Comunicatro Stampa

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