C’è un omaggio al sommo poeta che non si conclude con l’anno dantesco, ma intende perpetuarne la memoria con un segno artistico duraturo e tangibile. Sono stati assegnati infatti i premi del primo concorso nazionale di composizione Alma Dantis, un progetto di Feniarco realizzato con il patrocinio di Siae, Società Italiana di Musica Contemporanea, Cidim e Società Dantesca Italiana e che gode del sostegno del Ministero della Cultura. Al concorso, aperto a compositori italiani senza limiti di età, sono stati inviat75 brani inediti, che al di là dei risultati finali vanno ad arricchire il patrimonio corale mondiale nel segno del verbo dantesco. Tutti i candidati hanno scelto i testi attingendo ai canti della Divina Commedia. I brani proposti sono stati scritti per organici diversi, che hanno costituito anche le tre categorie del concorso: coro misto a cappella, coro misto ed ensemble strumentale, coro misto ed elettronica. Il primo premio per le composizioni a cappella è stato assegnato a Paolo Orlandi, compositore trentino nato nel 1989, con il brano Occhi di bragia, tratto dal terzo canto dell’Inferno. Al secondo posto nella musica a cappella si sono classificati ex aequo i giovani Francesco Bussani e Claudio Ferrara. Nella categoria delle composizioni con ensemble strumentale è stato nuovamente l’Inferno ad ispirare i due vincitori ex aequo: il venticinquenne compositore veneto Gianmarco Scalici (vincitore inoltre del riconoscimento speciale come compositore più giovane del concorso sul podio dei primi tre classificati di categoria) con il brano Vexilla regis e il friulano d’adozione Virginio Zoccatelli con il brano La gente che per li sepolcri giace.  I terzi classificati, rispettivamente nella prima e seconda categoria, sono Federico Zattera e Filippo Bittesi. Nella terza categoria il primo premio non è stato assegnato, ma c’è un ex aequo al secondo gradino del podio con Alessandro Pivetti e Gabriele Spampinato. Prestigiosa e internazionale la giuria di esperti chiamati a valutare le nuove composizioni proposte: è stata formata infatti da James MacMillan, il più importante compositore scozzese della sua generazione, affermatosi ai BBC Proms ed eseguito in tutto il mondo, il compositore Giacomo Manzoni, vincitore del Premio Abbiati e del Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica del 2007, l’Accademico Olimpico Giovanni Bonato, le cui composizioni sono state eseguite in prima assoluta da alcuni dei maggiori gruppi corali professionali al mondo, il direttore Roberto Gabbiani, maestro del coro prima al Maggio Musicale Fiorentino, poi del Coro Filarmonico della Scala, del coro del Teatro Regio di Torino e dell’Opera di Roma, infine lo storico della musica, librettista e scrittore Sandro Cappelletto. I premi in denaro prevedono inoltre la pubblicazione nelle Edizioni Feniarco e l’esecuzione dei brani classificati ai primi tre posti da parte del Coro Giovanile Italiano e di un coro e orchestra professionali nell’autunno del 2022 in un concerto al Parco della Musica a Roma. Il brano vincitore verrà inserito anche nel repertorio del Concorso internazionale per direttori di coro Fosco Corti, in programma a Torino nel mese di ottobre. Alma Dantis è un concorso che ha dimostrato la vivacità della scena corale italiana e l’interesse dei compositori a scrivere per uno »strumento« particolarmente attento e sensibile al repertorio contemporaneo. Le valutazioni hanno considerato originalità del linguaggio, rapporto tra scrittura e strumento, adesione del testo alla musica. La giuria ha espresso apprezzamento per l’articolazione del concorso e l’alto livello delle composizioni, in particolare in rapporto agli ottimi risultati dei giovani, garanzia di un futuro luminoso della composizione corale.

comunicato stampa
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