Foto Danilo De Marco ©

Venerdì 2 settembre il noto attore, drammaturgo e regista italiano Marco Baliani presenterà, nella Loggia di Piazza del Popolo a San Vito al Tagliamento, il suo nuovo spettacolo “Il sogno di una cosa”, che andrà in scena in prima esecuzione assoluta per Avostanis domenica prossima 4 settembre nell’aia dei Colonos di Villacaccia. In una conversazione con Angelo Battel, che si terrà in collaborazione con il Comune di San Vito alle ore 18.00, Baliani evocherà le motivazioni profonde di carattere storico, artistico ed etico, che hanno ispirato questo progetto teatrale, che trae origine dal celebre romanzo di Pier Paolo Pasolini.
Così spiega il progetto Marco Baliani: «Un grande racconto, una narrazione orale che trasforma la scrittura dando vita alle parole con la voce e con il corpo. È questo che vorrei compiere a partire dal romanzo di Pasolini, un’epopea friulana che si snoda come un arazzo, in quella manciata di anni a ridosso di una guerra che ha lasciato sul campo un inesausto desiderio di giustizia. Voglio riuscire a rispettare la visione pasoliniana di questi corpi giovani, corpi che anticipano quelli delle borgate romane dei romanzi successivi. Qui, quei corpi sono ancora intrisi di stupore, la terra, la dimensione contadina, la lingua friulana, i luoghi, le piazze, i nomi dei paesi, ancora non sono stati lacerati dalla frenesia della ricostruzione del dopoguerra e dall’inizio della industrializzazione, e appaiono ancora come portatori di un possibile sogno. I loro sogni non resisteranno al dopo, al futuro che incombe ma, colti in questo esemplare momento di transizione della vita, riverberano ancora tutta la potenza della speranza giovanile in un cambiamento prossimo venturo».

Per il centenario della nascita di Pasolini, i Colonos proseguono un percorso di riscoperta del pensiero e dell’opera del poeta che scandisce la storia dell’associazione culturale fin dalla sua origine.
Titolo emblematico della trentunesima edizione di Avostanis è “Un paìs no me”, ossia la consapevolezza di un mutamento, la fine irreparabile di un mondo, quello contadino, e l’affermarsi di una società a dittatura consumistica in cui Pier Paolo Pasolini non si riconosce e rispetto alla quale si sente straniero. Cambiata è la società così come cambiato è il senso di appartenenza alla propria terra che forse non è più propria. L’aga dal “me paìs” del verso del 1941 diventa aga di un “paìs no me” nel 1974.

Avostanis 2022 è ideata dall’Associazione Culturale Colonos Aps con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia, Arlef (Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane), e Fondazione Friuli, con il sostegno di Distillerie Nonino e CiviBank, in collaborazione con i Comuni di Lestizza, San Vito al Tagliamento e Majano, Pic (Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli), Associazione Amici dell’Hospitale, Galleria Regionale di Arte Contemporanea Luigi Spazzapan.

Durante la rassegna Avostanis, sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione friulana presso l’Agriturismo Ai Colonos a Villacaccia di Lestizza, aperto ogni sabato e domenica.

Per il programma completo della rassegna www.colonos.it, info@colonos.it e pagine social dell’associazione.

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