L’ARLECCHINO ERRANTE 2020 arriva
senza farsi annunciare, ma è proprio lui…
A Pordenone la prima parte del Festival dal tema Forme di Vita si parte con un omaggio alle donne di Goldoni realizzato in pieno lockdown e sviluppato con aiuto del pubblico

Inizia a Pordenone il Festival de L’Arlecchino Errante della Scuola Sperimentale dell’Attore, con un grande contributo del pubblico, il quale ha deciso un nuovo titolo per lo spettacolo inaugurale (la cui genesi è avvenuta durante il lockdown con prove via video tra gli attori): grazie a un questionario distribuito tra i partecipanti alle anteprime, all’ex convento di San Francesco il 26 e 27 settembre debutterà “Donne, Amore e Libertà – nove ritratti di Carlo Goldoni”, omaggio alle figure femminili del grande meatro della Commedia dell’Arte.

 

 

 

IL TEMA
La vita cerca nuove vie in questi tempi di emergenza coronavirus, adattandosi a nuove forme, tra creatività e amore: il teatro, specchio dell’esistenza, non può essere da meno ed è partendo da questi assunti che per la sua edizione 2020, la numero 24, il festival si propone al pubblico con un programma rinnovato e che si allunga fino alla prossima primavera.
Il tema di questa specialissima edizione numero 24, rappresentato da un fiore/maschera che emerge dall’asfalto è Forme di Vita e sarà un omaggio alla resilienza.

IL NUOVO FORMAT
“L’Arlecchino Errante quest’anno è … ”carsico” – spiega il presidente della Scuola Sperimentale dell’Attore Ferruccio Merisi -. Scorre sotto traccia con la consueta “portata”, ed emerge a sorpresa non appena le condizioni sono favorevoli. Dopo aver sperimentato le dirette in streaming sui social nel lockdown, durante l’estate ha compiuto con successo tutta la consueta parte di preparazione, da luglio a inizio settembre, con i suoi  progetti “Le primizie de L’Arlecchino Errante”, “Teatri nel Giardino del Mondo” e “Contrade in Scena” e anzi, visto che rispettando distanziamento e sanificazioni le condizioni sono state davvero favorevoli – non solo climatiche ma soprattutto per il caloroso gradimento del pubblico – “L’Arlecchino Errante” si è “allargato” un po’, mettendo in campo ben quindici spettacoli contro gli otto dello scorso anno, mettendo così fieno in cascina prima che sia troppo difficile, concordando comunque in pieno con Pordenonelegge e le sue “corna” beneauguranti,. “L’Arlecchino Errante 2020”, che per l’emergenza virus dovrà fare a meno del 60% dei finanziamenti pubblici “storici”,  prolungherà comunque la sua vita, sempre a sorpresa, fino ad aprile 2020, trovando per ogni mese la giusta apparizione. Dopo lo spettacolo dedicato alle donne di Goldoni il “carsico “ Arlecchino post Covid-19, presenterà altre quattro chicche con compagnie ospiti, rappresentanti della miglior ricerca regionale e nazionale del nuovo teatro popolare. Per quanto riguarda la sezione di attualità, che inizia nei prossimi giorni, c’è da sottolineare una piacevole curiosità: il primo spettacolo e l’ultimo  si assomigliano fin nel titolo, pur trattando la questione femminile da punti di vista diversi (con toni di commedia il primo e con toni di tragedia contemporanea il secondo). Un interessante consonanza tra generazioni: quella delle trentenni ragazze di Hellequin e quella appena post-adolescenziale dei ragazzi del gruppo Sancho Panza. Forme di Vita, Resilienza, creatività, positività, condivisione nella rispettosa distanza, vogliono dire anche questo: sintonizzarsi sulle vere necessità umane e civili che nessun virus, materiale o psicologico, deve poter fermare”.

IL NUOVO SPETTACOLO CON IL CONTRIBUTO DEL PUBBLICO
Gli organizzatori della Scuola Sperimentale dell’Attore, con la Compagnia Hellequin, hanno portato in scena con diverse anteprime questa nuova proposta dal 10 al 15 settembre tra le ville di Polcenigo e Pasiano di Pordenone. Approderanno all’ex convento di San Francesco a Pordenone il giorno 26 settembre alle 20,30, dopo aver messo in pratica tutti i suggerimento del pubblico delle anteprime, espressi in un questionario specifico che ha raccolto più di 200 pareri. Il questionario ha tra l’altro suggerito il titolo definitivo dello spettacolo, che sarà dunque: “Donne, Amore e Libertà – nove ritratti di Carlo Goldoni”.
Lo spettacolo visita i destini di nove eroine delle commedie del grande e a volte un po’ ingiustamente semplificato autore veneziano, in chiave di indagine sui primi vagiti della nuova idea di donna nella civiltà italiana ed occidentale. Oltre al titolo, che con Donne Amore e Libertà centra perfettamente il senso delle preveggenti esplorazioni goldoniane nel territorio del femminile, la collaborazione del pubblico delle anteprime ha dato suggerimenti sull’uso delle maschere, sulla apparizione dei personaggi, sulla messa a punto dei ritmi.

Appuntamento dunque il 26 e 27 settembre, alle ore 20,30 il sabato, e alle ore 17 e 21 la domenica.
La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento dei posti (da 30 a 50 a seconda della presenza di nuclei famigliari). Info e prenotazioni ai numeri: 0434 311042 – 351 8392425. Contact festival@arlecchinoerrante.com

GLI SPETTACOLI OSPITI
S’inizia lunedì 28 e martedì 29 settembre, sempre all’ex Convento, con la compagnia Mala Teater Mundi di Milano che presenta Ritual 2.0 – la via degli Dei,  uno spettacolo onirico e iniziatico che, attraverso azioni simboliche, introduce lo spettatore ad una meditazione sull’inconscio e sul sé inespresso . Repliche alle ore 19 e alle 20,30 di ogni giorno.
Il giorno 30 è invece la volta di uno spettacolo “a stazioni”, una sorta di via crucis laica, nel Parco della Madonna Pellegrina. Il Collettivo TSU – Teatro Sosta Urbana di Udine, prodotto dal Teatro della Sete, presenta tredici attori indipendenti della regione in Cadute, un tema comune a molti, attraverso cui a poco a poco il parco diventa il paesaggio interiore di ciascun spettatore. Repliche alle ore 18, 19 e 20,30, per trenta spettatori alla volta.
Domenica 4 ottobre, alle 20,30,  la compagnia Faber Teater di Torino,  specializzata in esperimenti spaziali, presenterà uno Stabat Mater laico, basato sulle tradizioni canore transculturali, in una chiesa importante del centro pordenonese.
Per il quinto ed ultimo appuntamento si arriva all’11 ottobre, con una occasione veramente speciale: il gruppo di teatro sociale I Sancho Panza , che raccoglie studenti  ed ex studenti della Scuola Media di Porcia, presenta, ancora una volta nel Parco della Madonna Pellegrina alle 20,30, lo spettacolo itinerante “Libertà…quando donne e alberi si mettono insieme”, una favola di creazione collettiva che immagina alberi e donne diventare, insieme, guerrieri di pace sul fronte della violenza sociale e familiare purtroppo ancora troppo frequente.

GLI INCONTRI FORMATIVI
Come sempre, anche se in forma ridotta e “contingentata” rispetto ai numeri, L’Arlecchino Errante a Pordenone offrirà anche occasioni di incontro e di formazione: il Club Errante, ovvero tre appuntamenti / aperitivo di approfondimento sulle tematiche artistiche e civili del Festival “Forme di Vita”, precisamente il 25 settembre (brindisi di augurio), il 1 ottobre, il 7 ottobre e il 13 ottobre alle ore 18 in alcuni locali del centro; un doppio Open Day di presentazione dei programmi della Scuola Sperimentale dell’Attore per il prossimo autunno/inverno, il 2 e 3 ottobre dalle 16 alle 21; un workshop con Ferruccio Merisi sulle tecniche di costruzione del personaggio, con e senza maschera, dal titolo Regolare, corsivo e grassetto dal 5 al 10 ottobre.
Le altre sezioni tradizionali de “L’Arlecchino Errante”, ovvero Palco Risciò per le vie del Capoluogo, il premio “La Stella de L’Arlecchino Errante”, il Master in nuova Commedia dell’Arte e soprattutto le Ospitalità Internazionali faranno capolino come si diceva, a sorpresa o quasi, nei prossimi mesi, emergenza sanitaria permettendo.

comunicato stampa

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