Il Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia acquisisce ogni anno fondi fotografici provenienti soprattutto dalla nostra regione, che raccontano la storia sociale e urbanistica del territorio. Grazie ai suoi due nuovi depositi climatizzati, la struttura conserva e tutela un patrimonio fotografico di oltre 500mila immagini fra positivi e negativi
Spilimbergo, ottobre 2021 – Il CRAF aderisce all’Associazione nazionale Rete Fotografia e partecipa alla settima edizione di Archivi Aperti. La manifestazione, quest’anno dedicata al tema “Sostenibilità: ambiente, tutela del territorio e del paesaggio, rapporto con il sociale nella fotografia” riunisce oltre 40 istituzioni culturali in Italia e per la prima volta il Centro spilimberghese si aggrega al programma di aperture straordinarie per mostrare al pubblico il suo prezioso archivio.
In particolare, il CRAF ha recentemente ultimato la realizzazione del secondo deposito climatizzato (il primo nel 2019) e la ristrutturazione degli uffici di Palazzo Tadea: “Sarà questa l’occasione per farci conoscere meglio dalla città di Spilimbergo e dalla nostra regione – dichiara il direttore Alvise Rampini – “Archivi aperti” significa soprattutto coinvolgere la popolazione proponendo i tesori fotografici che conserviamo”.
La visita guidata all’archivio del CRAF si svolgerà al secondo piano di Palazzo Tadea venerdì 15 ottobre dalle 17 alle 19, sabato 16 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18, infine domenica 17 ottobre dalle 16 alle 18. La manifestazione “Archivi aperti” avrà una sezione dedicata interamente alle scuole, in particolare da lunedì 18 a venerdì ottobre dalle 10 alle 12 il CRAF accoglierà anche i gruppi scolastici. Pubblico e classi dovranno comunque prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail segreteria@craf-fvg.it o telefonando al numero 0427 91453.
Agli ospiti verrà illustrata la nascita del Centro e le principali attività espositive e divulgative svolte, con particolare riferimento all’ultima edizione di Friuli Venezia Giulia Fotografia dedicata al tema del “cambiamento” nella sua accezione ecologica e ambientale: “La fotografia ci aiuta a riflettere sul ruolo della fotografia all’interno di un generale processo di cambiamento” commenta il presidente Enrico Sarcinelli.
Si potranno osservare da vicino alcuni preziosi esemplari, tratti dai due fondi che il Craf ha recentemente acquisito e che ci restituiscono il Friuli Venezia Giulia che fu: alcune delle 5000 lastre del primo ‘900 del Genio Civile – che testimoniano la costruzione di edifici pubblici, scuole, ponti, strade nella nostra regione e raccontano le molteplici trasformazioni delle città e dei paesi che oggi conosciamo – e altre tratte dall’altrettanto cospicuo fondo Segale, una dinastia di fotografi-vedutisti triestini dediti alla produzione di immagini destinate alla realizzazione di cartoline per il Friuli Venezia Giulia.

Infine la restauratrice Eugenia Di Rocco spiegherà alcuni principi cardine del riconoscimento delle tecniche: “In un piccolo laboratorio all’ingresso dell’archivio – spiega – simuleremo interventi di recupero delle fotografie e su richiesta forniremo consigli per la migliore conservazione degli archivi familiari”. Sarà inoltre presente il fotografo Aldo Segale per illustrare al pubblico il funzionamento di apparecchi d’epoca.

I partecipanti entreranno fisicamente all’interno dei due nuovi depositi climatizzati del Centro, realizzati secondo gli standard internazionali e l’ausilio di tecnologie specialistiche per ridurre l’impatto energetico-ambientale del controllo della temperatura e umidità all’interno. Sarà inoltre possibile osservare interamente la filiera della conservazione dal restauro alla digitalizzazione e catalogazione della fotografia: “Concluderemo la visita – sottolinea il presidente – con la realizzazione di una foto ricordo donata agli ospiti”.

L’accesso alla sede del CRAF sarà consentito ai soli possessori di Green Pass.

Comunicato Stampa

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