ANTEPRIMA DEDICA 2022
a Mathias Énard
DI CANTO ED EBBREZZA. LE NOTE DEL VINO: TRA SUONI E PAROLE: NARRAZIONE E MUSICA VENERDI’ 11 FEBBRAIO AD AZZANO DECIMO CON L’AFFABULAZIONE DI ANGELO FLORAMO E IL VIOLONCELLO DI  ELISA FASSETTA PER RIVIVERE LE EMOZIONI DI UNO DEI LIBRI PIU’ BELLI DI MATHIAS ENARD, “L’ALCOL E LA NOSTALGIA”
INGRESSO LIBERO

“Di canto e di ebbrezza. Le note del vino: tra suoni e parole” è il titolo della narrazione in musica che nasce da “L’alcol e la nostalgia”, uno dei romanzi più belli (uscito in Francia nel 2011 e ripubblicato in Italia dalle edizioni E/O nel 2017), di Mathias Enard, lo scrittore francese premio Goncourt prossimo protagonista del festival Dedica di Pordenone. Narrazione affidata a un maestro del genere qual è lo scrittore Angelo Floramo che insieme alla violoncellista Elisa Fassetta sarà protagonista venerdì  11 febbraio ad Azzano Decimo, alle 20.45, nel teatro Mascherini (ingresso gratuito, prenotazioni su www.eventbrite.it; in replica il 16 febbraio a Zoppola, nell’auditorium comunale, sempre alle 20.45) del secondo appuntamento con Anteprima Dedica, il cartellone di eventi che si stanno svolgendo in regione per accompagnare il pubblico all’avvio del festival. Floramo e Fassetta entreranno nelle pagine di un libro che racconta il sofferto rapporto fra l’Occidente e la Russia ed è così intenso da far pensare a una vicenda realmente vissuta. Enard per renderlo ancora più “reale” ricorre fra l’altro all’artificio di chiamare il protagonista con il suo nome, Mathias.
Scritto in prima persona, con tono intimistico, da diario personale,  è la storia di un interminabile viaggio in treno verso la Siberia, lungo la leggendaria Transiberiana che copre una distanza siderale, oltre 9 mila chilometri. Le atmosfere suggestive catturano immediatamente l’attenzione del lettore: i fiumi ghiacciati, i chilometri di betulle innevate, i villaggi sperduti, le casette di legno colorato, mentre il lettore segue il viaggio intrapreso da Mathias per accompagnare alla sepoltura il grande amico, nato come rivale, Vladimir, morto suicida. E pagina dopo pagina scopre quanto può essere potente il sentimento dell’amicizia. Ma non un’amicizia qualunque. Un’amicizia da “tutti per uno, uno per tutti”, quella per cui si condivide il sonno, la tristezza, la gioia, margini di sregolatezza e si finisce per amare lo stesso cielo, le stesse parole, la stessa persona…
Parole e musica porteranno il pubblico più lontano, in vagabondaggi anarchici e scomposti, fra “eros et enos”, dal Simposio di Platone alle Taverne del Seicento, poeti e ribelli, visionari e rivoluzionari, in una successione di quadri narrativi intervallati dai raccordi sapienti del violoncello o da sottolineature musicali all’interno dei quadri stessi, fraseggi, impennate.

www.dedicafestival.it

comunicato stampa

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