TARCENTO JAZZ

by HYBRIDA SPACE

4, 5 e 6 maggio

ORE 21

EX CINEMA MARGHERITA

TARCENTO

Sette edizioni di grande musica, sette edizioni di Tarcento Jazz. È alle porte, infatti, la settima edizione di uno dei più suggestivi festival di jazz della nostra regione, che si svolgerà il 4, 5 e 6 maggio presso l’ex Cinema Margherita a Tarcento (Ud), organizzato dall’associazione culturale Circolo Arci Hybrida con il patrocinio del Comune di Tarcento.

L’edizione 2018 ha l’ambizione di continuare il viaggio attraverso le innumerevoli sfumature del jazz moderno e, come nelle edizioni precedenti, si occuperà dei talenti emergenti e delle nuove direzioni dell’improvvisazione nazionale e internazionale, puntando la sua lente anche su quelle realtà diverse, inquiete, ricche di talenti, utopie e idee a volte trascurate. La rassegna si svolgerà nella sala dell’ex Cinema Margherita, ed è rivolta a un pubblico curioso e aperto alle contaminazioni per un tipo di musica dal forte impatto innovativo, come storicamente viene considerato il jazz. Segno distintivo di questa edizione saranno le contaminazioni dal Medio Oriente.

Si comincia venerdì 4 maggio con Giancarlo Schiaffini & Giorgio Pacorig che presentano Dolenti Delitti Dolosi Dalle Dilette Doline (Setola Di Maiale, 2018), lavoro dedicato allo scazzone del Timavo (Cottus scaturigo) una specie ittica endemica della sorgente di questo fiume, in pericolo d’estinzione. Il duo è nato proprio in quella zona dove il Timavo che entra e scaturisce carsicamente dal suolo e in qualche modo improvvisa il suo percorso ed è popolato da creature improbabili come lo scazzone. A seguire la giovane Nadah El Shazly, un nome di spicco della scena musicale underground egiziana, e ha alle spalle persino un passato in una cover-band dei misfits e À l’intention de Mademoiselle Issoufou à Bilma, un film di Caroline de Bendern, colonna sonora di Barney Wilen.

Si continua sabato 5, iniziando con Turning Jewels into Water, un progetto che nasce dall’incontro tra la compositrice, percussionista e turntablist haitiana Val Jeanty e il compositore e percussionista statunitense Ravish Momin. Dopo di loro il Fawda trio che nasce a Bologna nel 2011 grazie ai musicisti Fabrizio Puglisi, Danilo Mineo e Reda Zine originario di Casablanca, su una musica che naviga tra repertorio sacro e profano. A chiudere la serata The old new thing Hybrida sound & light, set musicale incentrato sulla black music degli anni Sessanta e Settanta e installazioni visual.

L’ultima serata, domenica 6 maggio, comincia con il quartetto Avec le soleil sortant de sa bouche, una sorta di super-gruppo del giro della label canadese Constellation che vede al basso Jean-Sébastien Truchy dei Fly Pan Am, alle chitarre Eric Gingra e Sébastien Fournier e alla batteria Samuel Bobony che hanno bazzicato in mille formazioni legate all’etichetta. A chiudere la serata e la settima edizione di Tarcento Jazz sarà l’originale duo composto da Akira Sakata & Giovanni Di Domenico: Akira Sakata è tra i maggiori protagonisti del free jazz giapponese fin dai primi anni Settanta mentre Giovanni Di Domenico è un pianista e sperimentatore elettronico.

Tutti i concerti inizieranno alle 21 e i biglietti (intero 10 euro, ridotto 8 euro, abbonamento 3 serate: intero 25 euro, ridotto 20 euro – riduzioni per under 25, soci Arci) si possono ritirare all’ex Cinema Margherita dalle 18.30 nelle giornate del festival. Per info hybridaspace@gmail.com

Comunicato Stampa

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