Un riconoscimento a una vita intensa nel corso della quale si è dedicata e si dedica con la stessa tenacia alla promozione tanto della cultura (e della poesia in particolare) che dei diritti umani, dei più deboli e delle minoranze, dando voce a chi non ha voce: Ludovica Cantarutti, scrittrice, giornalista, fotografa e operatrice culturale pordenonese ha ricevuto lunedì sera nell’auditorium della Regione di Pordenone il premio donna Maior che il Soroptimist club cittadino assegna ogni due anni a una personalità femminile della città o della provincia che si sia distinta in qualsivoglia campo dell’attività umana, contribuendo alla crescita del territorio nel rispetto dei valori e delle finalità del Soroptimist.
Un premio per un impegno che Cantarutti ha declinato in vari modi: scrivendo 28 libri, affiancando nel processo di integrazione la comunità Tuareg di Pordenone (intervenuta con le affettuose parole del capo Haddo Oubana e la presenza del capo spirituale Mohamed Abeti), accendendo i riflettori sulla tragedia degli armeni, fondando l’associazione via Montereale che promuove la cultura delle diversità. Con riservatezza e con quel silenzio dal quale non solo scaturisce la sua poesia, ma è per lei è fonte di introspezione, riflessione, ascolto, condizione di un’esistenza profondamente segnata dalla quotidiana, instancabile e assoluta dedizione alla battaglia per “far uscire dal silenzio” la figlia Scilla, nella quale ha come amorevole alleata l’altra figlia, Ilaria Raffin, stimata professionista.
Applauditissimi gli attori Fabiano Fantini e Viviana Piccolo interpreti della lettura scenica “La signora dai mocassini blu”, tratta dal libro di Ludovica Cantarutti “Rècit per Albert Camus”.
comunicato stampa